Eurozona, inflazione in calo nel mese di giugno con due grossi ma

A giugno l’inflazione nell’Eurozona continua la fase di calo ma due numeri non lasciano spazi di manovra alla BCE: inflazione core e dei servizi. In Cina la crescita del settore privato si indebolisce nel mese di giugno. Negli USA le spese personali reggono anche per il mese di maggio. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, a giugno il settore privato si indebolisce ancora. I dati di giugno del sondaggio PMI condotto da NBS in Cina mostrano un settore privato che si mantiene molto debole. La manifattura recupera ma rimane ancora in zona contrazione, mentre il PMI servizi frena e perde oltre un punto rispetto al mese precedente, pur rimanendo in zona espansione. Nel complesso il PMI composite registra una flessione di sei decimi rispetto al mese di maggio, chiudendo a 52.3 punti, quarto mese di calo consecutivo e peggior risultato dall’inizio dell’anno.

Germania, vendite al dettaglio in rialzo a maggio. Nel mese di maggio le vendite al dettaglio in Germania sono salite dello 0.4% su base mensile, battendo le attese di una crescita pari a zero. Si tratta del secondo mese consecutivo di crescita, anche se il tendenziale continua ad essere negativo: -3.6% rispetto al maggio del 2022. In crescita gli acquisti di beni non alimentari, mentre calano le vendite di beni alimentari. In calo anche le vendite a distanza che perdono tre punti percentuali rispetto al mese precedente.

Germania, disoccupazione in leggero aumento a maggio. Nel mese di maggio la disoccupazione in Germania è salita di un decimo, contro attese di conferma al 5.6%. I 28 mila disoccupati in più riportano il tasso al massimo dal giugno del 2021. Su base annua i nuovi disoccupati sono quasi 200 mila, mentre nello stesso periodo le offerte di lavoro sono calate di 100 mila unità. E’ probabilmente il primo segnale che le difficoltà dell’economia, tra inflazione e tassi di interesse, cominciano a contagiare anche il mercato del lavoro, fino a qui dimostratosi molto resiliente.

Eurozona, inflazione in calo nel mese di giugno con due grossi ma. L’inflazione nell’Eurozona torna nel mese di giugno sotto la soglia del 6%, toccando il minimo dal gennaio del 2022 al 5.5%, un decimo meglio delle attese. Un dato positivo, certo, ma accompagnato da altri due numeri non molto rassicuranti: il tasso core sale rispetto al mese precedente e torna al 5.4%; l’inflazione dei servizi accelera rispetto a maggio e tocca il 5.4% dal 5% precedente. Dopo un mese di crescita zero, l’inflazione torna a salire su base mensile, con un +0.4% rispetto al mese di maggio. Numeri, quelli appena descritti, che lasciano poche possibilità di manovra alla banca centrale.

USA, spese personali nel mese di maggio. Le spese personali nel mese di maggio sono cresciute dello 0.1%, un decimo meno delle attese ma anche il quinto mese consecutivo di crescita. Nello stesso mese sono cresciuti anche i redditi percepiti, con un +0.4% rispetto al mese precedente, la percentuale più alta dal gennaio scorso. Il core PCE price index, l’indice dei prezzi più monitorato dalla FED, scende di un decimo rispetto al mese precedente, con un +4.6% che è ancora nettamente più elevato rispetto al target della banca centrale. Allargando lo sguardo, l’ultimo decremento degno di nota da parte dell’indice riguarda il periodo settembre-dicembre 2022.

USA, lettura finale di giugno dell’indice di fiducia Michigan. Revisione al rialzo per il risultato del sondaggio sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan per il mese di giugno. L’indicatore sale ai massimi da quattro mesi a questa parte, a quota 64.4, con miglioramenti sia sulle aspettative che sulla percezione della condizione attuale. Confermato il calo delle aspettative di inflazione, sia di breve che di medio termine. Quelle a 12 mesi scendono al 3.3%, minimo dal marzo del 2021.

Foto di martaposemuckel

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