Gran Bretagna, nuove norme anti greenwashing: corsa contro il tempo per i gestori

La battaglia contro il greenwashing sembra poter salire di un livello nei prossimi mesi, o così appare la situazione in Gran Bretagna dove la FCA, l’organismo di regolamentazione finanziaria inglese, sta per rendere operativo un nuovo e più rigoroso set di regole per gli investimenti ESG.

La deadline dovrebbe essere fine 2024. Entro quella data prodotti e servizi finanziari etichettati in qualche modo come green e proposti agli investitori del Regno Unito dovranno passare il vaglio della nuova normativa prevista dalla Financial Conduct Authority (FCA). Obiettivo dell’intervento normativo è quello di rendere più difficile la vita ai greenwasher, rendere più trasparente la comunicazione nei confronti degli investitori ed aumentare la reputazione del mercato finanziario green inglese.

La proposta di FCA prevede la suddivisione di prodotti e strumenti finanziari in quattro categorie in base al loro profilo ESG, vale a dire in relazione a quelli che sono i loro obiettivi su ambiente, sostenibilità e governance. A seconda della categoria di appartenenza variano gli obblighi informativi nei confronti degli investitori e dell’autorità di vigilanza. La nuova regolamentazione interesserà inizialmente i gestori di fondi ma l’intento dell’autorità di vigilanza è di allargare l’ambito di applicazione a tutte le forme di investimento che in qualche modo utilizzato le etichette green, compreso il private equity.

Le associazioni di categoria hanno in qualche modo lanciato l’allarme: nei prossimi mesi sarà necessario un grande sforzo di controllo di tutti i prodotti gestiti per verificarne l’aderenza alle nuove richieste normative. Un impegno importante che sarà anche una cartina al tornasole per capire quanto greenwashing – volontario o meno – sia già stato attuato sino ad ora.

Secondo una ricerca condotta da Morningstar, 300 dei 410 fondi di investimento britannici green censiti – la gran parte azionari – opterebbero per adottare una delle 4 etichette stabilite dall’FCA, e la preferenza andrebbe per la “Sustainability Focus“, ovvero l’indicazione di investimenti mirati a sostenibilità ambientale e sociale.

Foto di Dmitriy

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