I dati di Francia, Germania e Spagna confermano il trend: l’inflazione continua a scendere in Europa, aumentando le chance di un taglio dei tassi da parte della BCE entro l’estate. Negli USA reggono i consumi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Giappone, brusca frenata della produzione industriale a gennaio. Nel mese di gennaio la produzione industriale giapponese è calata del 7.5% su base mensile, due decimi peggio delle attese e peggior dato dal maggio del 2020. A frenare l’output nipponico la produzione del settore auto e dei macchinari industriali. Su base tendenziale la situazione non è diversa: -1.5%, terzo mese in negativo consecutivo.
Inflazione continua a scendere in Europa. I dati preliminari di febbraio relativi all’inflazione in Germania, Spagna e Francia confermano il trend discendente, aumentando le chance di un taglio dei tassi nell’Eurozona entro l’estate. In Francia l’inflazione scende al 2.9% dal 3.1% del mese precedente, prima volta sotto la soglia del 3% da due anni a questa parte e minimo dall’inizio del 2022. Il dato è però superiore alle attese del mercato, fissate al +2.6%. In Spagna l’indice dei prezzi al consumo registra un +2.8% su base annua, minimo a sei mesi e un decimo sopra le attese. Il tasso core scende per il settimo mese consecutivo e si ferma al 3.4%, minimo dal marzo del 2022. Infine, in Germania l’inflazione a febbraio si ferma al 2.5%, quattro decimi meglio di gennaio ed uno sotto alle attese del mercato. Si tratta del livello più basso dal luglio del 2021. Brusca frenata dei prezzi dell’alimentare, mentre continua la fase deflazionistica della componente energia; stabili i prezzi dei servizi.
USA, mercato del lavoro. Tutto sommato ancora poche variazioni sul fronte dei sussidi di disoccupazione negli USA. La settimana scorsa le nuove richieste sono salite a 215mila, oltre le attese del mercato, mentre i sussidi continuativi tornano sopra la soglia degli 1.9 milioni per la prima volta dal novembre dell’anno scorso. La media a quattro settimane si mantiene in zona 210/212mila, sotto la media storica (365.49mila).
USA, spese personali nel mese di gennaio. Nel mese di gennaio le spese personali negli USA sono salite dello 0.2% su base mensile, in linea con le attese ed in rallentamento rispetto alla fine dell’anno scorso. Le spese sono concentrate soprattutto sul settore sanitario, utenze domestiche, servizi finanziari ed assicurazioni. Le spese per servizi sono salite dell’1%, mentre quelle per beni sono calate dell’1.2%. Netto rialzo anche per i redditi personali. Nel mese di gennaio la variazione è stata del +1%, frutto soprattutto dei trasferimenti statali e dei redditi da capitali. Sul fronte inflazione notizie tutto sommato buone per la FED: il PCE Price Index scende al 2.4% su base annua (+0.3% su base mensile), mentre la componente core scende al 2.8%, un decimo in meno del mese precedente. Entrambi i dati sono in linea con le attese del mercato.
Canada, buon risultato per il PIL 4° trimestre 2023. Nell’ultimo trimestre del 2023 l’economia canadese è cresciuta dello 0.2% su base congiunturale, ad un tasso annualizzato dell’1%; due decimi oltre le attese del mercato ed in controtendenza rispetto al periodo precedente. La crescita preliminare per il mese di gennaio è del +0.4%, in miglioramento rispetto al mese di dicembre (crescita zero).
Foto di Matthias Böckel