La fotografia dei mercati: aprile un mese… d’oro

La consueta fotografia mensile dei mercati finanziari attraverso le analisi di KBMeter ci dice che ad aprile il vincitore è l’oro, ma non siamo in una fase di completo risk off. A emergere è un po’ tutto il comparto delle materie prime.

Chi sono i “vincitori” del mese di aprile?

Aprile è stato – sino a qui – un mese che ha visto protagoniste le materie prime ed in particolare una: l’oro. Il lingotto continua a ritoccare massimi e la sua corsa sembra alimentata da un mix di “carburanti”: banche centrali, un po’ di avversione al rischio e la crescita degli scambi in mercati come Cina e India. La frenata della FED ed il timore che l’inflazione possa essere più persistente del previsto ha penalizzato in primis l’obbligazionario e poi anche l’azionario.

E’ un momento di risk off?

Se guardiamo alla nostra analisi di sentiment vediamo che il trend a 6 settimane delle valutazioni premia materie prime e utilities. Nel medio termine gli asset con le valutazioni più elevate sono materie prime, utilities e VIX (il più debole dei tre). In qualche modo potremmo dire che si tratta di uno scenario da risk off, ma non del tutto. Se sull’apatia del VIX sembrano influire motivazioni tecniche, manca del tutto il fattore low volatility. L’impressione è che ci sia la volontà da parte dei mercati di attendere gli sviluppi: la nuova stagione delle trimestrali, appena iniziata; le mosse della BCE; le conseguenze sull’inflazione delle tensioni geopolitiche.

L’obbligazionario soffre il rallentamento della FED?

Da quella dichiarazione di Powell nella quale si ipotizzavano tre tagli dei tassi nel 2024 sembra davvero passato un secolo. L’economia USA continua a tirare ed i prezzi stanno scendendo ad un ritmo sicuramente più lento del previsto, ma il trend è quello e alla fine un segnale di normalizzazione la banca centrale dovrà darlo. L’aspettativa degli investitori era sicuramente un’altra e per questo l’obbligazionario (dopo un ottimo fine 2023) sta pagando. Interessante il quadro sui governativi USA, dove sono addirittura i TIPS ad avere le valutazioni migliori sul breve e medio termine.

Parlavamo di materie prime. E’ solo l’oro a tirare la carretta?

L’analisi sulla rotazione delle materie prime è significativa. Il trend a 6 settimane è positivo per 4 dei 5 settori monitorati, quindi si può dire che l’oro è sicuramente un fattore di crescita, ma non è il solo. Le materie prime agricole e, da ultima, anche l’energia stanno dando contributi positivi a questa classe di investimento e naturalmente alimenta qualche preoccupazione sulle conseguenze per i prezzi al consumo nei prossimi mesi. Si tratta di un mercato piuttosto agitato. Sappiamo tutti dell’oro ma abbiamo visto cosa sta succedendo ai prezzi del cacao ed ora anche a quelli del rame.

La Cina è al centro di tante discussioni, gli investitori come la vedono?

I recenti dati macro ci dicono che l’economia cinese è ancora a metà del guado e fatica a trovare la ricetta giusta per rimettere in moto la domanda interna. Gli investitori sembrano comunque mostrare un certo ottimismo. L’analisi di medio termine circoscritta al gruppo dei BRICS la premia assieme a India e Sud Africa. Pechino ottiene buone valutazioni anche sul breve termine.

Foto di PublicDomainPictures

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