BCE, tassi ancora fermi nella riunione di marzo

Nella riunione di marzo la BCE lascia ancora fermi i tassi di interesse ma rivede al ribasso le stime di inflazione per i prossimi tre anni. In Cina salgono oltre le attese le esportazioni a inizio 2024. Brutto dato sugli ordinativi in Germania. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, esportazioni oltre le attese ad inizio 2024. Nel bimestre gennaio-febbraio le esportazioni cinesi sono cresciute del 7.1% su base annua, terzo rilevamento in crescita consecutivo e molto meglio delle attese del mercato. Esportazioni in crescita verso USA, Russia e Regno Unito, mentre segni meno si registrano per i flussi di beni e servizi verso Giappone ed Europa. Segnali di risveglio delle domanda estera, ma numeri in crescita anche per le importazioni. Ad inizio anno sono salite del 3.5% su base annua, meglio delle attese ed in accelerazione rispetto a dicembre scorso.

Germania, ordini all’industria tornano a contrarsi in gennaio. Nel mese di gennaio gli ordinativi industriali tedeschi sono scesi dell’11.3% rispetto al mese precedente, quasi il doppio di quanto atteso dai mercati e peggior risultato dal luglio del 2023. Il dato risente dell’impennata di ordini registrati nel mese di dicembre e vede un cedimento sia della domanda interna, sia di quella estera (pesante -25.7% dall’Eurozona). Il dato trimestrale, meno volatile, infonde un po’ di speranza: nel trimestre novembre-gennaio gli ordini sono cresciuti del 2.3% rispetto al periodo precedente. Su base tendenziale, invece, i numeri rimangono negativi ma in miglioramento: -6.1% dal -6.6% del rilevamento precedente.

BCE, tassi ancora fermi nella riunione di marzo. Nessuna fuga in avanti da parte della BCE. Nella riunione di marzo i tassi rimangono fermi, con il riferimento al 4.5% ed quello sui depositi al 4%. Il comunicato sottolinea la volontà del board di bilanciare i rischi di un eccessivo rallentamento dell’attività economica con le pressioni inflazionistiche ancora presenti nel sistema. L’inflazione, però, continua a scendere e ne prende atto anche la BCE che abbassa le stime sia per il 2024 che per il 2025. Il tasso core è atteso al 2.1% già nel 2025 ed al 2% nel 2026. L’indice generale dovrebbe scendere al 2% nel 2025. Nella conferenza stampa del pomeriggio la governatrice Christine Lagarde ha ribadito che ogni decisione sarà presa in base ai dati, che il processo disinflazionistico è in atto e che dati rilevanti per prendere una decisione saranno disponibili entro giugno.

USA, mercato del lavoro. Numeri ancora stabili sul fronte dei sussidi di disoccupazione. Anche settimana scorsa le nuove richieste sono state 217mila, mentre i sussidi continuativi (rivisti al ribasso quelli di 15 giorni fa) restano attorno agli 1.9 milioni. Il costo del lavoro nell’ultimo trimestre del 2024 è cresciuto dello 0.4%, un decimo in meno della stima preliminare ed in controtendenza rispetto al periodo precedente. Intanto salgono ai massimi da quasi un anno gli annunci di tagli occupazionali, con febbraio che registra numeri che non si vedevano dal 2009. Trasporti, tech e servizi guidano i settori con maggiori annunci di tagli occupazionali.

USA, bilancia commerciale nel mese di gennaio. Sale a gennaio il deficit della bilancia commerciale statunitense. Con le esportazioni salite dello 0.1% e le importazioni cresciute dell’1.1%.

Foto di nikon89

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