Secondo uno studio condotto dalla società di consulenza Accenture, l’intelligenza artificiale avrà un impatto considerevole sul settore bancario, cambiandone l’organizzazione del lavoro.
Uno dei settori nei quali l’impiego dell’intelligenza artificiale potrebbe radicalmente modificare l’organizzazione del lavoro è quello bancario. Così la pensa la società di consulenza Accenture che in un recente studio ha spiegato il perchè di questa convizione, concludendo che la sfida dell’AI può portare a questo settore vantaggi superiori a qualsiasi altro.
I numeri dello studio, riportati dall’agenzia Bloomberg, sono piuttosto eloquenti. Secondo Accenture solo il 27% delle ore giornaliere di lavoro nel settore bancario sono difficilmente trasformabili dall’implementazione dell’intelligenza artificiale. In altri termini significa che tre quarti della giornata lavorativa di un bancario può essere modificata grazie all’AI. Modifiche che non necessariamente significano sostituzione, ma che possono decisamente cambiare l’organizzazione del lavoro all’interno degli istituti bancari. Tornando ai numeri della ricerca, ad esempio, si scopre che il 60% delle mansioni di un cassiere di banca può essere svolta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Anche il settore della consulenza sul credito può beneficiare in maniera massiccia dall’utilizzo dell’AI.
Inutile nascondersi dietro un dito. Il grando interesse nei confronti dell’intelligenza artificiale deriva dalla prospettiva di un aumento della produttività e di un deciso taglio dei costi. Per Accenture l’utilizzo stabile ed organico dell’AI nel settore bancario può aumentare del 30% in tre anni la produttività. Numeri che pongono il settore tra quelli con maggiori potenzialità di miglioramento.
E che ai piani alti delle banche si creda fortemente nelle possibilità di questa nuova rivoluzione industriale lo dimostra l’andamento delle assunzioni negli ultimi mesi, dove spicca l’aumento delle posizioni collegate all’informatica.
Illustrazione di Colin Behrens
