In Cina crescita sopra le attese nel primo trimestre, ma i dati di marzo frenano gli entusiasmi. In Gran Bretagna sale la disoccupazione e scende la pressione sui salari. Negli USA frenata dei nuovi cantieri. In Canada inflazione core scende sui minimi da marzo 2021. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Cina, crescita sopra le attese nel primo trimestre, ma i dati di marzo frenano gli entusiasmi. Nel primo trimestre del 2024 il PIL cinese è cresciuto dell’1.6% su base trimestrale, settimo trimestre consecutivo con il segno più e quattro decimi meglio del periodo precedente. Su base tendenziale la crescita sale al 5.4%, un decimo in più del rilevamento precedente e ben quattro decimi sopra le attese del mercato. Contributi positivi sono arrivati dai consumi (complici le festività di inizio anno) e dagli investimenti (diretta conseguenza delle politica di sostegno). Il target della crescita al 5% sembra essere alla portata, ma i dati di marzo ci suggeriscono che non sarà un cammino senza intoppi. Nel mese scorso, infatti, sia le vendite al dettaglio che la produzione industriale hanno rallentato il passo rispetto al mese precedente, crescendo ben al di sotto delle attese. In calo anche l’utilizzo della capacità produttiva, mentre la disoccupazione rimane sostanzialmente stabile (al netto di quella giovanile i cui dati non vengono più pubblicati da mesi).
Gran Bretagna, in rialzo la disoccupazione a febbraio. Nel trimestre chiuso a febbraio la disoccupazione inglese è salita al 4.2%, due decimi oltre le attese ed al riferimento precedente. Gli occupati sono scesi di 156mila unità, secondo mese consecutivo di calo e peggior dato dall’agosto dell’anno scorso. Crescono nel mese di marzo le richieste di sussidi di disoccupazione (+10.9 mila, maggior rialzo dal giugno dello scorso anno). Sul fronte dei salari i numeri sembrano indicare una sostanziale stabilità. La paga settimanale senza bonus è cresciuta del 6% su base annua nel periodo dicembre-febbraio, un decimo in meno del periodo precedente. La crescita reale del salario settimanale ex-bonus rimane ferma all’1.9%.
Germania, fiducia investitori migliora anche in aprile. Nono mese di crescita consecutivo per l’indice Zew tedesco, sesto consecutivo con un risultato superiore allo zero. L’indicatore sale a 42.9 punti, massimo dal febbraio del 2022 e sette punti sopra le attese del mercato. Gli analisti confermano la propria visione: momento peggiore superato ed aspettative di una miglior situazione economica nei prossimi sei mesi, magari agevolata anche da un euro debole rispetto al dollaro. Bene le aspettative ma la situazione attuale rimane comunque critica, con il sottoindice che la monitora a -79.2, in aumento di 1.9punti dal mese precedente.
USA, nuovi cantieri residenziali a marzo. Brusco calo dei nuovi cantieri residenziali statunitensi nel mese di marzo. Su base mensile la variaizone è di -14.7% ad un ritmo annualizzato di 1.321 milioni, al di sotto delle attese del mercato. Si tratta della peggior lettura dall’agosto scorso e della peggior variazione mensile dall’aprile del 2020. Sempre nel mese di marzo si registra un calo dei permessi di costruzione del 4.3%, peggior dato dal settembre scorso. Gli alti tassi di interesse sui mutui (spinti anche dalla ritrovata verve dei rendimenti dei treasury) zavorra il mercato: -12.4% le nuove case singole; -20.8% gli edifici con 5 unità.
USA, produzione industriale nel mese di marzo. Produzione industriale tendenziale ferma nel mese di marzo negli USA. La variazione mensile sale dello 0.4% in linea con le attese del mercato: manifattura a +0.5% grazie ad auto e utilities, in negativo il settore estrattivo.
Canada, inflazione torna a salire a marzo. Dopo due mesi di calo torna a salire l’inflazione in Canada. Nel mese di marto il tasso annuo cresce al 2.9%, un decimo in più del mese precedente ed ancora in linea con il trend disegnato dalla banca centrale. Il tasso core scende al 2%, minimo dal marzo del 2021 e la trimmed mean si riduce di un decimo portandosi al 3.1%, meglio delle attese.
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