Eurozona, calo netto inflazione ma crescita arranca

Arranca nel terzo trimestre la crescita economica nell’Eurozona, mentre l’inflazione – con il forte calo della componente energia – scende oltre le attese e sotto alla soglia del 3%. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, manifattura torna in zona contrazione a ottobre. Nel mese di ottobre l’attività manifatturiera cinese è tornata in zona contrazione, alimentando nuovi dubbi sulla capacità di ripresa dell’economia del paese. Il PMI elaborato dall’istituto nazionale di statistica si ferma per la manifattura a 49.5 punti contro attese di 50.2 punti ed i 50.2 di settembre. Torna sotto quota 50 la componente degli ordinativi, con una frenata più accentuata da parte della domanda estera. Rallenta ma rimane in zona espansione il settore dei servizi con i nuovi ordini che peggiorano ulteriormente rispetto a settembre. Il settore privato rimane in area espansione, ma il PMI composite scende a 50.7 dai 52 punti di settembre.

Giappone, tassi invariati ma aumenta flessibilità su yield curve control. La banca centrale del Giappone ha lasciato invariati i tassi di interesse ma allo stesso tempo il board definisce la banda di oscillazione dell’1% dei rendimenti sui titoli a 10 anni non rigida, eliminando così l’impegno al suo rispetto. Un segnale che la yield curve control ha i giorni contati e potrebbe finire prima del previsto. Nel suo report la banca centrale aumenta le stime sull’inflazione che balzano al 2.8% per il 2023 ed il 2024, oltre un punto in più rispetto alle precedenti previsioni. La crescita economica prosegue anche se alla buona domanda interna si antepone una domanda esterna debole.

Eurozona, calo netto inflazione ma crescita arranca. Nel mese di ottobre l’inflazione nell’Eurozona scende sotto la soglia del 3% e tocca il minimo dal luglio del 2021. Al netto delle componenti più volatili la variazione scende al 4.2%, minimo dal luglio dello scorso anno ma ancora oltre il doppio del target BCE. Stabile anche l’inflazione nel settore servizi (+4.6%, un decimo in meno di settembre). Su base mensile ancora un segno più: +0.1% contro il +0.3% di settembre. Sul fronte della crescita i numeri rimangono molto bassi. Il PIL nel terzo trimestre è sceso dello 0.1% rispetto al trimestre precedente, contro attese di crescita piatta ed il +0.2% del periodo precedente. Su base tendenziale la variazione del PIL scende al +0.1%, il dato più basso dal secondo trimestre del 2021. L’ipotesi di una recessione tecnica tra fine 2023 ed inizio 2024 rimane sul tavolo ed un eventuale nuovo rialzo dei tassi sembra al momento scongiurato.

USA, costo del lavoro sale oltre attese nel terzo trimestre. Nel terzo trimestre del 2023 il costo del lavoro negli USA è salito dell’1,1%, un decimo oltre le attese. La componente salari è crescita su base congiunturale dell’1.2%. Su base annua la variazione dell’indice scende di due decimi, al 4.3%.

USA, prezzi delle abitazioni in agosto. Nel mese di agosto l’indice Case-Shiller sui prezzi delle abitazioni in 20 grandi città statunitensi ha registrato un aumento mensile dello 0.2%. Si tratta del settimo incremento mensile consecutivo ma anche della minor variazione positiva dal febbraio scorso. Su base annua la variazione si attesta al 2.2%, massimo a sette mesi ed oltre le attese del mercato.

Foto di NoName_13

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