BCE vara un nuovo maxi rialzo dei tassi

La BCE, come atteso dalla maggioranza degli analisti, vara un nuovo maxi rialzo dei tassi da 75 punti base, alza le stime sull’inflazione e riduce quelle sulla crescita dell’area Euro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Giappone, secondo trimestre meglio delle previsioni. Il PIL giapponese nel secondo trimestre 2022 è cresciuto dello 0.9% su base congiunturale. Il dato finale è migliore rispetto alla precedente stima dello 0.5% ed è il terzo trimestre consecutivo di crescita. Contributi positivi dai consumi privati (+1.2%, un decimo meglio di quanto in precedenza stimato) e dalle esportazioni, con la domanda estera che torna a crescere (+0.1% contro la precedente stima allo 0%).

Australia, mese di luglio con esportazioni in calo. Nel mese di luglio le esportazioni australiane sono scese del 9.9% su base mensile, trascinate al ribasso dalla diminuita domanda di metalli e minerali. Nello stesso periodo la ripresa della domanda interna ha sostenuto le importazioni, cresciute del 5% rispetto a giugno.

Messico, inflazione tocca massimo dal dicembre del 2020. Nel mese di agosto l’inflazione messicana è salita all’8.7%, massimo dal dicembre del 2020 e leggermente sopra le attese. Anche il dato core sfonda quota 8%, quattro decimi sopra il dato di luglio. I maggiori rincari si registrano per i beni alimentari (+12.9%) e per l’energia (+7.25%). Accelerazione anche per i prezzi dei servizi (+5.19%).

BCE vara un nuovo maxi rialzo dei tassi. Come atteso da una larga parte di analisti, nell’odierna riunione la BCE ha deciso per un maxi rialzo dei tassi. Il riferimento sale all’1.25% (il tasso sui depositi allo 0.75%), un incremento di 75 punti base che esprime tutta la preoccupazione dell’istituto centrale per la dinamica dei prezzi nell’area Euro. Le stime ora parlano di un’inflazione all’8.8% per il 2022 ed al 5.5% nel 2023, con un ritorno attorno al 2% solo nel 2024. Peggiorano le stime di crescita: 3.1% per quest’anno, 0.9% per il 2023 ed un modesto +1.9% nel 2024. Altri rialzi arriveranno nelle prossime riunioni, ha avvertito il board, ma le dimensioni degli ulteriori interventi dipenderanno dall’andamento dei dati macro.

USA, mercato del lavoro. Quarta settimana di calo consecutiva per le richieste di sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana sono state 222 mila, sui livelli di giugno scorso. La media a quattro settimane si conferma attorno alle 230 mila unità, mentre i sussidi continuativi risalgono a 1,473 milioni.

Foto di Kerstin Herrmann

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