Effetti da quarantena, mercati finanziari e scommesse

Sullo strano comportamento dei mercati finanziari negli ultimi mesi girano teorie interessati. Una di queste ci porta a considerare un pericoloso rapporto tra mercati finanziari e scommesse.

Guardando i listini inciampare giovedì scorso in una nerissima giornata di contrattazione, molti analisti hanno tirato un sospiro di sollievo. Se c’è infatti qualcosa che non ha smesso di creare curiosità e dubbi, questa è stata la massiccia calvalcata delle borse internazionali dai minimi di marzo in poi.

Ne abbiamo parlato diverse volte anche nel nostro blog. Si diceva, tra le altre cose, di come molti analisti considerassero “strano” l’andamento dei principali indici e di come, se la storia insegna qualcosa, ogni caduta è sempre stata contrassegnata da un primo rimbalzo, da un rintracciamento dei minimi e poi dalla successiva azione espansiva. A tutto questo si andavano ad aggiungere dubbi relativamente alle aspettative che animavano gli investitori: la convinzione di una robusta rirpresa a V e l’andare scemando del pericolo coronavirus.

Le cose sembrano essere cambiate, e di molto, da giovedì scorso. Ma cosa è successo sui mercati? C’è una teoria che merita di essere citata e che forse potrebbe spiegare qualcosa dell’andamento apparentemente “euforico” delle borse, specie di quelle americane.

Per illustrare questa teoria partiamo da un indice, l’S&P Midcap Casinos & Gaming Index. Si tratta di un paniere di società di scommesse sportive e casinò quotati sul principale listino americano. Ebbene il suo andamento mostra sostanzialmente l’andamento degli affari di questo settore. Il tonfo di marzo con il lockdown a complire duro questo settore, poi il recupero – poderoso in borsa – dell’indice tra la fine di aprile e maggio.

mercati finanziari e scommesse. L'indice S&P Midcap Casinos & Gaming Index
L’andamento del S&P Midcap Casinos & Gaming Index. Il bottom di marzo e la risalita. Fonte: seekingalpha.com

Ma cosa c’entra tutto questo con le borse? Ebbene analizzando i dati del trading online si scopre che, complice il lockdown, gli account aperti presso le principali piattaforme di trading siano considerevolmente aumentate nei mesi scorsi. Fidelity Investments ha registrato 1,2 milioni di utenti in più tra marzo e maggio, TD Ameritrade ha aggiunto al suo portafoglio clienti, nello stesso periodo, oltre 600 mila rampanti trader da quarantena. Desta più di qualche sospetto l’andamento di alcuni titoli. Ce lo ricorda Jason Zweig nella suo consueta colonna sul WSJ. Hertz Global Holdings Inc. è passata dal +115% di lunedì scorso al -40% di mercoledì, passando per un -24% martedì. Molte altre piccole e medie società, spesso con qualche problemino – chiamiamolo così – finanziario, sono state fatte bersaglio da vere e proprie scommesse. Si, perchè la lettura che da più parti avanza, è che i mercati finanziari siano stati l’oggetto del divertimento – e delle scommesse – di una community di “gamblers”, orfani di tavoli verdi e partite di baseball ed affini.

Sia Zweing sul WSJ che Matt Levine su Bloomberg, citano un curioso personaggio: Dave Portnoy, fondatore del sito Barstool Sports Inc., esperto di scommesse e, da qualche settimana, padre fondatore di una bizzarra teoria di borsa secondo la quale, in un turbine di divertimento, le borse semplicemente salgono sempre.

Forse la teoria dell’invasione degli scommettitori è un po’ troppo ardita ma, tornando al nostro grafico di partenza, le prossime settimane ci potranno dire se e quanto questa ludica combriccola abbia spiazzato anche i tanti, tantissimi, piccoli trader che negli scorsi mesi si sono avvicinati ai mercati azionari.

Foto di Stux

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