Cina tra preoccupazioni di una seconda ondata e dati macro incoraggianti

K Briefing del lunedì quasi monotematica. In primo piano la Cina, tra le preoccupazioni sul nuovo focolaio covid-19 di Pechino e dati macro incoraggianti.

Cina tra preoccupazioni di una seconda ondata e dati macro incoraggianti. Le ultime notizie sul focolaio di covid-19 scoperto a Pechino hanno ravvivato i timori di una seconda ondata di epidemia, con conseguenze un po’ su tutti i mercati finanziari internazionali. Oggi però dalla Cina sono arrivati anche parecchi dati macro, dati che parlano di un’economia che a maggio ha continuato a migliorare, certo non ad altissimi ritmi, ma comunque proseguendo un trend iniziato nei mesi scorsi. Il dato più emblematico è sicuramente quello della produzione industriale. A maggio è aumentata del 4.4% su base annua, in accelerazione rispetto al +3.9% di aprile ma sotto le attese degli analisti, fissate al +5%. Una crescita che ha interessato sia il settore manifatturiero, sia i settori utilities ed estrattivo, solo il comparto agricolo ha registrato un arretramento dello 0.8%. Tra le singole industrie spicca il +12% dell’automotive.

Dalla maggiore produzione trae vantaggio anche il mercato del lavoro, la disoccupazione passa dal 6% su base annua di aprile scorso al +5.9% di maggio. Sul dato relativo ai disoccupati occorre ricordare come molti economisti mettano in discussione le modalità di conteggio.

La ripresa si presenta comunque ancora lenta e lo dimostra il dato sulle vendite al dettaglio. Siamo ancora sotto i livelli dell’anno scorso (-2.8%) ma in netta ripresa rispetto ai dati di aprile (+7.5%), complice un exploit del settore auto. In ripresa, ma ancora sotto i livelli del 2019, sia le vendite di nuove case che gli investimenti in infrastrutture. Tutti gli indicatori, però, presentano miglioramenti significativi rispetto alla media dei primi tre mesi dell’anno.

Indicazioni moderatamente positive, quindi. Tanto che alcuni analisti hanno già iniziato ad ipotizzare un miglioramento delle stime di crescita per il 2020 (+2/3%).

USA, New York Empire State Manufacturing Index in miglioramento a giugno. L’indice dell’attività manifatturiera della zona di New York migliora a giugno, portandosi a -0.2 dal -48.5 di maggio. Analizzando il dato, però, sono pochi gli spunti davvero positivi. I nuovi ordini e la produzione rimangono stabili rispetto al mese precedenti. Anche dal punto di vista dell’occupazione non si segnalano vere inversioni di tendenza, anzi il trend rimane negativo. Mentre la condizione economica attuale continua ad essere percepita come negativa, l’aspettativa sui prossimi 6 mesi migliora ancora.

Foto di ds_30

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