Il 2021 è iniziato nel segno delle materie prime e con i tassi dei governativi in rialzo. Segnali che portano verso l’alto le aspettative di inflazione, in attesa di capire come e con quali tempi si svilupperà la ripresa economica. Analizziamo i principali aspetti dei mercati finanziari nell’outlook di gennaio 2021.
Risk On/Off
Il sentiment degli investitori nei confronti del rischio
Breve Periodo
L’analisi intermarket conferma l’impostazione risk on. Nei rapporti di forza questo significa che l’azionario attualmente sovrasta sia l’oro che le materie prime.
Medio Periodo
A livello tecnico la spinta al risk on si trova di fronte ad una restistenza. Il sentiment nel medio termine sembra più incerto
Lungo Periodo
Sul lungo periodo è stabile la connotazione risk on dei mercati. Azionario ancora forte sia sull’oro che sulle materie prime.
Volatilità sui mercati
Mercato statunitense. L’analisi della volatilità attraverso il rapporto tra VIX e listini mostra una tendenza di medio termine in discesa. Anche il trend rialzista del future VIX di marzo sembra perdere forza. Rimane tuttavia incerta la situazione nel breve periodo dove sia il VIX che il rapporto di forza con lo S&P500 hanno bucato al rialzo la media mobile di riferimento. In definitiva si intravedono spunti di volatilità nel breve in un contesto di medio termine meno “preouccupato”. Più forte, in questo momento, la volatilità sullo S&P500 rispetto a quella sul Nasdaq.
Mercato europeo. Sostanzialmente stessa situazione vista sopra anche per l’azionario europeo. Nel medio termine volatilità in ritirata e nel breve qualche nota di preoccupazione in più. Volatilità del DAX allineata con quella dello Stoxx 50.
Spinte inflattive
Il CRB Index ha invertito al rialzo nel breve termine e sta approssimandosi ad interessanti resistenze per prolungare la sua risalita. Nel lungo periodo l’impostazione rimane ancora nettamente ribassista. Tornando al rialzo nel breve termine si nota la forza relativa dei metalli ferrosi rispetto all’indice, elemento che induce a pensare che il movimento delle materie prime sia in questo momento guidato dalla ripresa della produzione, un segnale che potrebbe significare un ritorno dell’inflazione.
L’analisi delle aspettative di inflazione tramite il Break Even Inflation Rate confermano l’impostazione rialzista nel medio termine.
Dollaro
La discesa della moneta statunitense dai picchi di marzo continua anche se ora il Dollar Index si trova in una zona di importante resistenza di lungo periodo. La forza del movimento di discesa sembra comunque ancora forte e tutti gli indicatori utilizzati la confermano. L’impressione è che il dollaro continuerà a rimanere debole fino a che non siano chiari i segnali di ripresa americana ed arrivino spinte inflazionistiche tali da ipotizzare un cambio di rotta per la FED. Verosimile che per il primo trimestre 2021 non ci siano scostamenti importanti da questa analisi.
Conclusione. I mercati favoriti per gennaio 2021
Con il risk on inserito, una volatilità impostata al ribasso e le spinte inflattive ancora ad una fase iniziale, il mercato azionario e quello delle materie prime sono i due asset che partono favoriti per il mese di gennaio 2021. Il mercato obbligazionario, pur pesantemente condizionato dall’intervento massiccio delle banche centrali, ha nel brevissimo termine invertito la rotta, con rendimenti in rialzo e prezzi in ribasso, un segnale che potrebbe confermare la fase di ripresa del ciclo economico ed i movimenti di azioni e materie prime. Vedremo nelle prossime analisi il dettaglio più specifico.
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