Eurozona, tassi fermi ma segnali forti di taglio a giugno

Come da attese i tassi nell’Eurozona restano fermi anche ad aprile ma i segnali lanciati dalla BCE sembrano indicare un primo taglio a giugno. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, prezzi al consumo tornano a rallentare. Nel mese di marzo l’inflazione in Cina torna a rallentare in maniera preoccupante. Su base mensile la variazione è stata del -1%, primo segno meno da 4 mesi e peggior risultato da tre anni. Su base tendenziale la variazione dei prezzi al consumo scende a +0.1% dal +0.7% del mese precedente, tre decimi in meno rispetto alle attese del mercato. Il tasso core, quello al netto delle componenti più variabili, registra una variazione annua dello 0.6%, in calo rispetto all’1.2% del mese precedente. L’effetto capodanno sembra svanito ed il trend deflazionista in Cina non pare indebolirsi. Dal lato della produzione spinte al rialzo non se ne vedono: l’indice PPI scende al -2.8%, un decimo peggio del mese precedente e diciottesimo rilevamento in deflazione consecutivo.

Eurozona, tassi fermi ma segnali forti di taglio a giugno. Come ampiamente previsto la banca centrale europea lascia invariati i tassi di interesse e mantiene il riferimento al massimo storico del 4.5%. Nel comunicato si continua a mostrare un atteggiamento prudente: da un lato ci sono conferme di raffreddamento dell’inflazione e di moderazione della crescita dei salari, dall’altra i prezzi dei servizi continuano ad essere sostenuti. In definitiva ci si avvicina al primo taglio (“se il trend continua, tagliare sarà la mossa appropriata”) ma i governatori non si sbilanciano sulla data. Prende sempre più corpo l’ipotesi giugno.

USA, prezzi alla produzione nel mese di marzo. Terzo mese di crescita consecutivo su base mensile per l’indice dei prezzi alla produzione negli USA. Il +0.2% di marzo è però il minor rialzo da inizio anno e rimane un decimo sotto le attese del mercato. Su base annua l’indice PPI sale al 2.1% dall’1.6% del mese precedente; si tratta del maggior rialzo dall’aprile dello scorso anno. L’indice core cresce dello 0.1% su base mensile, portandosi al +2.4% su base annua. A crescere sono i prezzi dei servizi (+0.3% su base mensile), mentre il costo del carburante scende del 3.6%.

USA, mercato del lavoro. Sussidi di disoccupazione sotto le attese la scorsa settimana. Le nuove richieste sono state 211 mila, in calo rispetto a 15 giorni fa e minimo da fine febbraio. La media a quattro settimane scende a 214 mila unità ancora ben al di sotto della media storica dell’indice (365mila). Risalgono sopra quota 1.8milioni i sussidi continuativi, ma siamo sempre su movimenti marginali che non intaccano la fotografia generale del mercato del lavoro USA.

Foto di martaposemuckel

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