USA, inflazione scende meno delle attese nel mese di gennaio

A gennaio l’inflazione negli USA torna a scendere ma lo fa con un ritmo inferiore alle attese. Su base mensile continua l’accelerazione causata dai costi di abitazione (affitti in primisi). Ipotesi di taglio dei tassi a marzo sembra definitivamente archiviata. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, torna a salire la fiducia dei consumatori a febbraio. Nel mese di febbraio la fiducia dei consumatori australiani è tornata a salire. Rispetto al mese precedente l’indice sale del 6.2%, miglior risultato dal marzo dell’anno scorso e massimo punteggio da 20 mesi a questa parte. L’indicatore rimane ancora sotto la soglia di neutralità (quota 100), ma le ultime decisioni della banca centrale sembrano aver ridestato l’ottimismo delle famiglie aussie. In rialzo anche la fiducia delle imprese, con l’indice che a febbraio torna in zona positiva dopo cinque mesi. Le componenti produzione, ordini e occupazione scendono a ritmi meno marcati mentre si riaccende la spia sul fronte dei prezzi: quelli alla produzione sono saliti dell’1.2% su base trimestrale, quelli al dettaglio dello 0.9%.

Gran Bretagna, disoccupazione in calo a dicembre (ma scende pressione su salari). Nell’ultimo trimestre del 2023 la disoccupazione in Gran Bretagna è scesa a sorpresa al 3.8%; un decimo meno del rilevamento precedente e due sotto le attese del mercato. A dicembre i nuovi posti di lavoro sono stati 72 mila, in gran parte a tempo pieno. Sul fronte dei salari sembra confermarsi un lieve raffreddamento del trend al rialzo. Nell’ultimo trimestre del 2023 la variazione annua dei salari senza bonus è stata del 6.2%, minimo a 14 mesi ed in calo di cinque decimi rispetto alla lettura precedente. Continua a salire anche la paga al netto dell’inflazione: dal +1.5% si passa al +1.8%.

Germania, indice Zew migliora ancora a febbraio. Settimo mese di crescita consecutiva per l’economic sentiment index elaborato dall’istituto Zew. L’indicatore sale a 19.9 punti, massimo ad un anno e sopra le attese del mercato. Oltre due terzi degli analisti intervistati si attende un taglio dei tassi da parte della BCE nei prossimi sei mesi e di conseguenza un calo netto della pressione sui prezzi al consumo. Se le aspettative migliorano, non si può dire lo stesso della condizione attuale dell’economia tedesca. L’indice in questo caso registra un ulteriore cedimento, a quota -81.7; minimo dal giugno del 2020.

USA, inflazione scende meno delle attese nel mese di gennaio. L’inflazione negli USA scende nel mese di gennaio ma ad un ritmo inferiore alle attese del mercato. Su base annua l’indice dei prezzi al consumo è salito del 3.1%, tre decimi in meno di dicembre ma due in più delle attese degli analisti. L’inflazione core rimane stabile al 3.9% mentre i mercati si attendevano un calo di due decimi. Su base mensile, infine, si registra un incremento sia dell’indice generale sia della componente core (rispettivamente +0.3% e +0.4%). Si tratta di dati superiori alle attese ma sui quali pesa, per due terzi, il contributo dei costi di abitazione (affitti, bollette, etc.). Continuano a scendere i prezzi dell’energia ma rimane ferma l’inflazione sui servizi. Con questi numeri sembra definitivamente tramontata l’ipotesi di taglio dei tassi a marzo, mentre rimane sul tavolo un primo intervento della FED a maggio (il mercato dà ancora un 50% di possibilità).

Foto di 3D Animation Production Company

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.