Mercato degli affitti USA, la pesante eredità del boom post pandemia

Dai dati del 2023 emerge una frenata del mercato degli affitti negli USA, ma l’eredità di un biennio da record pesa sui bilanci delle famiglie statunitensi.

Abbiamo già avuto modo di parlare dell’effetto che i tassi di interesse hanno sul mercato immobiliare, ed in particolare di come ad una stretta monetaria corrisponda un aumento della propensione ad affittare un immobile piuttosto che ad acquistarlo. Il ragionamento di base è molto semplice: se aumentano i tassi di interesse aumenta anche il costo di un mutuo. E più aumenta la rata di un mutuo più diventa economicamente più conveniente una rata d’affitto.

Il fenomeno è stato particolarmente visibile nell’ultima “storica” ondata di rialzi dei tassi negli USA. Tra il 2021 ed il 2022 la crescita annua degli immobili affittati ha sfiorato per alcune tipologie abitative la soglia del 20%. Ora le cose sembrano iniziare a cambiare, ma la pressione sull’offerta ha avuto parecchie conseguenze. Le racconta l’ultimo report sul mercato degli affitti USA elaborato dall’Harvard University’s Joint Center for Housing Studies.

Nell’ultimo trimestre del 2023 la crescita degli affitti è stata solo dello 0.4%, un’inezia se confrontata con il +15.3% dello stesso periodo del 2022. Il mercato, dopo un periodo di forte surriscaldamento, sta ora sperimentando una “stabilizzazione” dovuta anche all’ondata di nuove abitazioni in offerta. Il rental vacancy rate, un indicatore che misura il gap tra offerta e domanda di affitti, è passato dal 5.6% della fine del 2021 al 6.6% di fine 2023. L’eredità di questa fiammata del mercato degli affitti statunitense, però, è ancora ben visibile nei bilanci familiari, talvolta anche in maniera drammatica.

L'andamento del mercato degli affitti negli USA
L’andamento del mercato degli affitti negli USA – Fonte grafico: https://www.jchs.harvard.edu/americas-rental-housing-2024

Secondo i dati raccolti dal report, nel 2022 oltre 22 milioni di nuclei familiari negli USA hanno speso per affitto e utenze una somma pari o superiore al 30% delle loro entrate. Si tratta di un aumento di oltre 2 milioni di famiglie nel giro di un triennio. Per 12 milioni di locatari le spese superano il 50% delle entrate, un record storico. Numeri che raccontano di una pressione sul bilancio familiare crescente e che arriva da molto lontano, specie per le fasce di reddito medio-basse. Dal 2001 ad oggi, al netto dell’inflazione, gli affitti sono aumentati in media del 21%, mentre nello stesso periodo il reddito medio ha registrato un incremento del 2.1%.

Il report racconta dell’assottigliarsi progressivo del reddito disponibile dedotte le spese per abitazione di una larga fascia di popolazione. Situazione che si fa ancora più delicata ora che l’effetto degli stimoli fiscali dell’era covid si stanno esaurendo. In alcuni stati la fine del blocco degli sfratti ha riportato in poco tempo il numero di eviction ai livelli pre-pandemia. Nel gennaio del 2023 il numero dei senzatetto è salito a 653mila unità, un altro record storico.

Foto di savannasherstad

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