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Come sta l’economia cinese? Uno sguardo agli ultimi dati

Settimana scorsa sono arrivati alcuni dati macroeconomici importanti per buttare giù qualche appunto sul come sta l’economia cinese tra crescita, crisi dell’immobiliare e popolazione che cala.

Come sta l’economica cinese? La domanda è di quelle pesanti, come pesante è del resto il ruolo che Pechino svolge oramai nel complesso meccanismo dell’economia mondiale. In questi giorni sono arrivati numeri importanti che possono darci qualche indicazione e suggerirci una risposta al quesito. Emerge chiaramente come il punto debole rimanga quello di un mercato interno non ancora in grado di sostenere in piedi il gigante asiatico.

Partiamo dal primo numero, quello relativo alla crescita economica. Nel 2023 la Cina ha registrato – dati ufficiali – una crescita del 5.2%. Si tratta di un risultato superiore al target governativo (5%) ma sotto, anche se di poco, alle attese del mercato. Il premier cinese Li Qiang, intervenuto a Davos, ha ricordato che si tratta di una performance ottenuta senza spingere troppo forte sul pedale degli stimoli fiscali e monetari. Il rimbalzo post covid è evidente, con i consumi privati saliti del 4.29% e la produzione industriale che ha ripreso a girare su buoni livelli. A contribuire negativamente sono state le esportazioni nette (-0.59%), complice una situazione internazionale che si è fatta più complicata per Pechino. La voce relativa agli investimenti è la più controversa. Secondo i dati ufficiali c’è stata una crescita dell’1.5% ma più di un analista esprime dubbi sulla precisione del dato, oggetto negli ultimi tempi di frequenti e massicce revisioni da parte dell’istituto di statistica nazionale.

Il secondo numero uscito in questi giorni è quello relativo all’andamento dei prezzi degli immobili. Che il settore immobiliare cinese sia in una situazione molto difficile è oramai noto, ma quello che si legge dai numeri è che non sembrano al momento esserci segnali di miglioramento. I prezzi delle abitazioni nel mese di dicembre sono scesi ulteriormente. Su base mensile i prezzi delle nuove abitazioni sono scesi dello 0.37%, peggior variazione del febbraio del 2015; quelli delle case esistenti hanno registrato una flessione dello 0.79%. Le vendite di immobili sono calate a dicembre del 20% in termini di valore rispetto a 12 mesi prima. Gli investimenti immobiliari sono scesi, sempre a dicembre, del 12.5% su base mensile, peggior performance da quasi 11 anni a questa parte. Si tratta di numeri che parlano da soli e che confermano come la domanda di abitazioni rimanga molto debole, complice una situazione reddituale incerta ed una diffusa diffidenza per l’investimento nel mattone.

Il terzo numero che è uscito in questi giorni ci proietta nel futuro e riguarda quella che nell’economia classica è una delle tre forze che alimentano la crescita economica: il capitale umano. Nel 2023 la diminuzione della popolazione cinese è continuata ad un ritmo ancora più elevato. I 9 milioni di nuovi nati nello scorso anno rappresentano un minimo storico per il paese. Dall’altro lato gli 11 milioni di morti (700 mila in più rispetto al 2022) rappresentano il massimo dal 1960 ad oggi. I recenti tentativi governativi di incentivare le nuove nascite non sembrano attecchire sulla popolazione in età fertile ed il progressivo invecchiamento della popolazione pone domande importanti sulla capacità di mantenere un’adeguata forza lavoro e sostenere un sistema pensionistico. Domande che alle nostre latitudini sono quotidianità, ma che anche dalle parti di Pechino cominciano a pesare.

Numeri che raccontano di un’economia, quella cinese, ancora forte ma con problemi strutturali che rischiano di indebolirne la spinta nel breve e le prospettive di crescita nel lungo. Basterà un forte impegno nel green (energia, auto elettriche, etc.) a salvare la baracca? Intanto il mercato azionario soffre, con l’indice Shanghai Composite che ha registrato il peggior avvio d’anno dal 2016 e le autorità che stanno ricorrendo al blocco delle vendite allo scoperto per evitare tonfi più pesanti.

Foto di Yinan Chen

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