Gran Bretagna, crollo vendite al dettaglio in dicembre

In Gran Bretagna crollo delle vendite al dettaglio nel mese di dicembre scorso, peggior dato dal 2021 e pericoloso campanello d’allarme per il PIL dell’ultimo trimestre 2023; si fa concreto il rischio di recessione tecnica. Negli USA balzo della fiducia consumatori su aspettative di inflazione in calo. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Giappone, inflazione rallenta nel mese di dicembre. Nello scorso mese di dicembre l’inflazione giapponese è scesa al 2.6% su base annua, due decimi in meno rispetto a novembre e minimo dal luglio del 2022. A raffreddare i prezzi è stata soprattutto la componente energia a cui si è aggiunto un forte rallentamento dell’inflazione alimentare (minimo da 14 mesi). Scende anche il dato core che tocca il minimo a 18 mesi a quota 2.3%, due decimi meno di novembre ed in linea con le attese del mercato. Siamo ancora sopra il target della banca centrale ma risulta difficile ipotizzare che la BoJ prenda decisioni in questo momento.

Gran Bretagna, crollo vendite al dettaglio in dicembre. Nel mese di dicembre scorso le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno fatto registrare una flessione di 3.2 punti percentuali, molto peggio delle attese del mercato (-0.5%) e sui minimi da inizio 2021. Sul dato pesa l’anticipo a novembre dello shopping natalizio ed il livello di inflazione che si mantiene elevato. Nel complesso il 2023 ha visto un calo delle vendite al dettaglio del 2.8%, toccando il minimo dal 2018. Si tratta di numeri che mettono la BoE di fronte ad un bivio: mantenere un’impostazione rigida per continuare a raffreddare i prezzi o dare qualche segnale per rivitalizzare la domanda interna? Le implicazioni del dato sull’economia inglese non sono poche. Pur contando appena per il 5% della ricchezza prodotta, in un periodo di PIL quasi piatto, la flessione dello 0.9% registrata nell’ultimo trimestre eroderà lo 0.04% di crescita. In sintesi: rischio recessione tecnica dietro l’angolo per la Gran Bretagna.

USA, indice Michigan fiducia consumatori di gennaio. Migliora la fiducia dei consumatori statunitensi in questo inizio 2024. Il dato preliminare vede l’indice elaborato dall’università del Michigan salire a gennaio a 78.8 punti, massimo dal luglio dello scorso anno ed oltre 8 punti in più delle attese. Il rinnovato ottimismo è frutto di aspettative di inflazione decisamente in calo. L’inflazione a 12 mesi è vista ora al 2.9%, minimo dal dicembre del 2020. Tutte le componenti del sondaggio registrano valutazioni in rialzo: dalle aspettative sui consumi fino a quelle sulle finanze personali. Una curiosità: mettendo assieme dicembre e gennaio l’indice registra un aumento di 27 punti percentuali, non accadeva dal 1991.

Foto di Andreas Lischka

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