In Gran Bretagna, ad ottobre, l’inflazione scende oltre le attese dando un po’ di fiato alla banca centrale. In Cina buoni dati da produzione industriale e vendite al dettaglio. Negli USA vendite al dettaglio col segno meno ad ottobre. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Giappone, Pil in calo nel terzo trimestre dell’anno. Nel terzo trimestre del 2023 il PIL giapponese ha registrato una flessione su base congiunturale dello 0.5%, quattro decimi peggio delle attese del mercato e primo segno meno dall’ultimo trimestre dell’anno scorso. Su base annualizzata la variazione è del -2.1%, molto peggio delle attese (-0.6%) ed in controtendenza rispetto al trimestre precedente. La domanda interna registra una crescita nulla, mentre quella estera risente del clima di incertezza e scende dello 0.1% su base congiunturale. Male anche gli investimenti.
Cina, ad ottobre vendite al dettaglio e produzione industriale accelerano. Nel mese di ottobre la produzione industriale cinese ha registrato una variazione del 4.6% su base annua, un decimo in più rispetto al mese precedente e due oltre le attese del mercato. Miglior dato dall’aprile scorso, grazie alla performance del settore estrattivo e della manifattura. L’output industriale nei primi 10 mesi del 2023 è salito del 4.1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Notizie positive anche dalle vendite al dettaglio. Sempre in ottobre la variazione annua è stata del 7.6%, un punto oltre le attese e oltre due punti in più rispetto al rilevamento di settembre: 10° mese di crescita consecutivo e massimo dal maggio scorso.
Gran Bretagna, inflazione scende oltre le attese ad ottobre. Nel mese di ottobre l’inflazione in Gran Bretagna è scesa al 4.6%, minimo da ottobre 2021 e un decimo sotto alle attese del mercato. Il calo è dovuto in larga parte alla componente energia ma miglioramenti si notano anche altrove. L’inflazione alimentare rimane pesante ma scende al 10.1%, minimo da giugno 2022; l’inflazione core, al netto delle componenti più volatili, scende al 5.7%, minimo dal marzo del 2022. Su base mensile la variazione dei prezzi al consumo è stata nulla (+0.3% per la componente core).
Eurozona, dato produzione industriale rimane volatile. Nel mese di ottobre la produzione industriale nell’Eurozona è scesa dell’1.1%, in controtendenza rispetto al mese precedente e un decimo peggio delle attese. Su base annua la variazione negativa è di quasi sette punti percentuali, il peggior dato dal giugno del 2020. La commissione, intanto, ha pubblicato l’aggiornamento delle stime di crescita, riducendole sia per l’anno in corso che per il prossimo.
USA, vendite al dettaglio a ottobre. Dopo sei mesi consecutivi di rialzo le vendite al dettaglio negli USA cedono su base mensile ad ottobre su inflazione, tassi elevati e risparmi delle famiglie che si assottigliano. La variazione è del -0.1%, due decimi meglio rispetto alle attese del mercato. Su base annua la variazione rimane positiva ma scende al 2.5% dal 4.1% del mese precedente. Esclusa la componente auto e gas il saldo mensile torna positivo, con una variazione di +0.1%.
USA, prezzi alla produzione in ottobre. Nel mese di ottobre è proseguito il rallentamento dell’inflazione alla produzione. L’indice PPI cede lo 0.5% su base mensile contro attese di un +0.1%, mentre su base annua la variazione scende al +1.3% contro attese di +1.9%. La componente core registra crescita zero su base mensile.
USA, indice Empire State torna in positivo a novembre. Nel mese di novembre l’indice dell’attività economica dell’area di New York torna in positivo e chiude a 9.1 punti, massimo da aprile scorso e ben al di sopra delle attese fissate a -2.8 punti. Per un terzo degli intervistati la condizione economica è in miglioramento mentre per il 24% gli affari stanno peggiorando. L’outlook per i prossimi sei mesi rimane incerto con una netta riduzione delle imprese che si attendono un miglioramento della situazione economica.
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