In Cina aumentano i nuovi prestiti a famiglie ed imprese, nel mese di agosto oltre 1,3 trilioni di yuan in nuove concessioni. In Italia brutto dato dalla produzione industriale per il mese di luglio. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Cina, inflazione nel mese di agosto. Tornano a salire i prezzi al consumo in Cina. Nel mese di agosto l’inflazione su base annua registra un +0.1% che è di un decimo inferiore alle attese del mercato e certifica, ancora una volta, il momento complicato della domanda interna cinese. Su base mensile la crescita è stata dello 0.3%, in linea con le attese del mercato ed in accelerazione rispetto al mese di luglio. Segnali, timidissimi, di ripresa dei prezzi arrivano anche dall’indice PPI. Nel mese di agosto la variazione annua si ferma al -3%, quasi un punto e mezzo in meno rispetto al mese precedente e miglior dato dal marzo scorso.
Cina, aumentano prestiti a famiglie ed imprese ad agosto. In linea con la volontà governativa di dare un impulso alla domanda interna, nel mese di agosto sono aumentati sensibilmente i nuovi prestiti a famiglie ed imprese. Ben 1.36 trilioni di yuan contro le attese di un +1.20 trilioni. Rispetto al mese di luglio l’incremento è di quasi un trilione di yuan, in larga parte a favore delle imprese. La crescita delle nuove concessioni di credito si mantiene attorno all’11%, in linea con le attese del mercato.
Italia, produzione industriale in calo a luglio. Nel mese di luglio la produzione industriale italiana è tornata a scendere su base mensile per la prima volta dall’aprile scorso. Rispetto a giugno l’output ha registrato una frenata dello 0.7%, ben quattro decimi in meno rispetto alle attese del mercato. Su base annua si registra il sesto mese consecutivo con il segno meno, con un -2.1%, ben al di sopra delle attese del mercato.
Stati Uniti, aspettative di inflazione per il mese di agosto. Secondo il sondaggio curato dalla FED di New York, l’aspettativa di inflazione a 12 mesi negli USA è tornata a salire nel mese di agosto. Dal +3.5% si è passati al 3.6%. In salita anche quella di lungo periodo (5 anni) che tocca i tre punti percentuali. A rimanere orientata al ribasso è l’aspettativa di medio termine (3 anni) che scende al 2.8% dal 2.9% del mese precedente. Dal sondaggio emergono dati che fanno ipotizzare un rallentamento della domanda nei prossimi mesi: l’aspettativa di crescita dei redditi è la più bassa dal luglio del 2021; in calo anche le prospettive su credito e situazione finanziaria familiare.
Foto di PublicDomainPictures