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Cina, nessuna novità sui tassi di interesse

In Cina la banca centrale lascia i tassi d’interesse invariati e ribadisce la volonta di stabilizzare lo yuan. Intanto i prestiti al settore privato crescono ai minimi storici. Negli USA fiducia dei consumatori scende per il terzo mese consecutivo ma aspettative di inflazione rimangono stabili. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, nessuna novità sui tassi di interesse e nuova liquidità nel sistema. La banca centrale cinese lascia al 2.5% il riferimento sui tassi di interesse e lancia una nuova linea di credito da 387 miliardi di yuan per stabilizzare il sistema bancario garantendo la liquidità sufficiente. Considerando i prestiti a scadenza nei prossimi mesi, si tratta di un’operazione che va a ridurre la liquidità presente nel sistema, prima volta dal novembre del 2022. La banca ha comunque rassicurato i mercati sulla sua impostazione di politica monetaria che rimane espansiva e focalizzata alla stabilizzazione dello yuan. Intanto la crescita dei nuovi prestiti al settore privato scende in febbraio al 10.1%. Si tratta del tasso di crescita più basso mai registrato dalla statistica, vale a dire dal 1998 ad oggi.

USA, produzione industriale nel mese di febbraio. Dopo due mesi di calo è tornata a crescere la produzione industriale statunitense nel mese di febbraio. La variazione mensile è dello 0.1% contro attese di stallo. La produzione manifatturiera sale dello 0.8% contro attese di +0.3%, pesante calo per l’output del settore utilities (a causa delle temperature più miti). Su base annua si registra il secondo mese di calo consecutivo: -0.2% contro il -0.3% del rilevamento precedente. Stabile la capacità utilizzata al 78.3%, sotto la media di lungo periodo.

USA, indice Empire State di marzo. Quarto mese in area negativa e risultato peggiore delle attese per l’indice dell’attività manifatturiera nell’area di New York. L’Empire State Index scivola a -20.9 punti contro attese di -7 punti. In calo le componenti relative a ordini, produzione e occupazione, mentre sul fronte dei prezzi si registra un rialzo di quelli alla produzione ed una sostanziale stabilità di quelli di vendita. Nel complesso gli operatori sembrano ottimisti sull’andamento dell’economia nei prossimi sei mesi.

USA, prezzi delle importazioni nel mese di febbraio. Ancora un mese di rialzo dei prezzi delle importazioni negli USA, ma il ritmo scende rispetto al mese precedente. Su base mensile l’incremento è dello +0.3% contro il +0.8% del mese precedente; forte contributo della componente energia, ma sale dello 0.2% anche l’indice ex-carburanti. Su base tendenziale il trend rimane di deflazione al -0.8%, con febbraio che diventa il 13° mese consecutivo di calo.

USA, indice di fiducia dei consumatori nel mese di marzo. Terzo rilevamento in calo consecutivo per l’indice di fiducia dei consumatori USA elaborato dall’università del Michigan. Dai 76.9 punti di febbraio si passa a 79.5, un decimo in meno delle attese e minimo da inizio 2024. La componente relativa alla situazione attuale rimane invariata mentre scende l’aspettativa sulla condizione economica dei prossimi mesi (pesa l’incertezza sul voto di novembre). Sul fronte inflazione nessun cambiamento rispetto a febbraio sia per quella attesa a 12 mesi, sia per quella a 3 anni.

Foto di moerschy

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