Ondata di politica monetaria restrittiva: rischio recessione globale

L’ondata di politica monetaria restrittiva messa in atto dalle principali banche centrali del mondo può portare l’economia globale in recessione nel 2023. A dirlo è la World Bank che lancia anche qualche dubbio sull’efficacia del rialzo dei tassi nel combattere l’inflazione.

Una recessione dell’economia globale nel 2023? Per gli economisti della World Bank non è un’ipotesi da scartare a priori e la principale minaccia alla crescita è rappresentata dall’aggressività della politica monetaria. Nel report pubblicato la scorsa settimana l’istituto con sede a Washington mette assieme alcuni dati. Nel 2023 l’aumento medio dei tassi di interesse dovrebbe aggirarsi attorno al 4%, vale a dire il doppio rispetto a quanto avvenuto nel 2021. Valori del costo del denaro che porterebbero il livello di inflazione medio globale attorno al 5%. Se le banche centrali decidessero di aggredire ancora di più il carovita, con la volontà di riportare l’inflazione nei target, il rialzo dei tassi potrebbe arrivare al 6%.

Si tratta a tutti gli effetti di una delle maggiori ondate di politica monetaria restrittiva degli ultimi decenni, caratterizzata da una eccezionale sincronia. Il numero di istituti centrali che opererà rialzi dei tassi nel 2023 è paragonabile solo a quello visto nei primi anni 80 dello scorso secolo. Una congiunzione di politica monetaria restrittiva tale da far dire al capo economista di Bank of America, Ethan Harris, che pare di assistere ad una gara a chi rialza i tassi più velocemente. Proprio per questo motivo questa ondata “restrittiva” è in grado di generare un rallentamento sensibile della crescita economica globale.

Secondo la World Bank lo scenario sopra descritto è compatibile con una proiezione di crescita del PIL globale pari al +0.5%. Valore che in termini pro-capite significa un declino dello 0.4%; tecnicamente una recessione. Se questa traiettoria fosse confermata, continua il report, il forte recupero del 2021 verrebbe azzoppato ed anche nel 2023 l’economia globale si ritroverebbe su livelli di ricchezza prodotta inferiore al periodo pre-pandemia.

Secondo la World Bank, per evitare di raffreddare la crescita, occorrebbe puntare su altri strumenti per abbattere l’aumento dei prezzi, focalizzarsi sul miglioramento della produttività e dell’allocazione dei capitali invece di penalizzare i consumi.

Foto di PublicDomainPictures

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