L’educazione finanziaria è efficace

L’educazione finanziaria è uno strumento in grado di migliorare conoscenze e comportamenti in materia di risparmio. Uno studio conferma la sua efficacia.

Negli ultimi due anni abbiamo parlato molto di scuola. La pandemia ha costretto per lunghi mesi i nostri ragazzi alla didattica a distanza con le conseguenze, non solo educative, che tutti sappiamo. Ora di scuola si è tornato a parlare, complice la scelta del Ministero dell’Istruzione di reintrodurre le prove scritte nell’esame di maturità del prossimo giugno. Proteste degli studenti e dibattito politico, con alcune voci che si sono alzate per chiedere una “rivoluzione” anche nei programmi di insegnamento: meno cultura generale e più spazio ad un’istruzione “al passo con i tempi“.

Ora, tralasciando la nostra perplessità sul fatto che la cultura generale sia un fardello da alleggerire, se si decidesse di intervenire sui programmi scolastici, non sarebbe cosa sbagliata introdurre tra gli insegnamenti obbligatori anche quello all’educazione finanziaria. Faremmo senza alcun dubbio un grosso favore ai nostri ragazzi e molto probabilmente anche alla nostra società futura, con un costo per la collettività molto sopportabile.

Si, perchè l’educazione finanziaria è efficace. Ce lo ricorda uno studio realizzato da Tim Kaiser, Annamaria Lusardi, Lukas Menkhoff e Carly Urban, pubblicato settimana scorsa dal CEPR. Gli autori hanno analizzato un panel di ricerche effettuate in 33 paesi del mondo ed i risultati mostrano chiaramente che l’educazione finanziaria serve e porta beneficio sia in termini di conoscenze, sia in termini di comportamento, raggiungendo livelli di efficacia paragonabili a quelli di qualsiasi altro ambito di istruzione. Ed il tutto ad un costo decisamente sopportabile per i bilanci statali, presenti e futuri.

L’educazione finanziaria, infatti, dà frutti anche nel lungo periodo, preparando gli individui ad affrontare dal punto di vista finanziario le varie fasi della vita. Ce lo ricorda uno studio di Yoshihiko Kadoya e Mostafa Saidur Rahim Khan. Analizzando la situazione giapponese, i due autori ci suggeriscono che il possedere un’educazione finanziaria, quindi una maggior capacità di gestione dei propri risparmi e della propria situazione finanziaria, riduce l’ansia nella popolazione più anziana.

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