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Previdenza integrativa, 3 buoni motivi per cui è bene pensarci

APE o non APE la previdenza pubblica, passata oramai al sistema contributivo, diventerà sempre meno capace di soddisfare i bisogni delle persone al termine del loro percorso lavorativo. Ecco allora 3 buoni motivi per iniziare, se non lo si è già fatto, a pensare alla previdenza integrativa.

Il sistema contributivo

Il primo grande motivo per il quale la previdenza integrativa risulterà sempre più importante è l’architettura del sistema pensionistico che, abbandonato il metodo retributivo, si basa ora sul sistema contributivo. In parole semplici questo vuol dire che la pensione sarà calcolata sui contributi versati nel corso della vita lavorativa. Ragionando in termini di percentuale sull’ultima retribuzione percepita, il sistema contributivo potrà arrivare ad una percentuale di poco superiore al 60% dell’ultima busta paga.

La parabola demografica

La popolazione italiana (ma in generale quella dell’europa occidentale) tende ad avere un’età media sempre più elevata, ciò significa che il paese diventerà sempre più “vecchio” e questo ha delle pesanti implicazioni sul sistema pensionistico. Le pensioni degli italiani, infatti, vengono pagate con i flussi di contributi che vengono versati dai lavoratori attivi. Non possiamo prevedere il futuro ma è probabile che nei prossimi decenni la diminuzione di popolazione attiva renda necessari ulteriori interventi sugli assegni pensionistici, ovviamente in senso restrittivo.

La dinamica dei mercati ed il ciclo di vita

I contributi che vengono versati da ogni lavoratore, vengono attualizzati con un complesso calcolo che tiene in conto del costo della vita e della crescita del paese. Un sistema che non differenzia tra giovani e vecchi lavoratori, il calcolo ed il trattamento dei contributi è uguale per tutti. Ma l’orizzonte temporale di un giovane lavoratore è ben diverso da quello di un lavoratore 50enne e la previdenza integrativa permette di sfruttarlo. In un’orizzonte temporale di lungo periodo si possono inserire investimenti nel mercato azionario mentre nel breve periodo si può semplicemente attuare una strategia di conservazione del capitale.

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