Services Trade Barometer (WTO). La lunga discesa.

L’ultimo aggiornamento del Services Trade Barometer, redatto dall’organizzazione mondiale del commercio (WTO), fotografa una situazione in costante rallentamento.

L’informazione più importante che si trae dall’ultimo aggiornamento del Services Trade Barometer – un indicatore redatto dal WTO e che fotografa la situazione degli scambi commerciali internazionali – è sicuramente lo stato di salute precario con il quale il commercio mondiale è entrato nel cono d’ombra dell’emergenza covid-19.

Fatto 100 il valore medio dell’indice, l’ultima lettura, relativa al 4° trimestre 2019, si ferma a 96.8; in calo rispetto alla precedente rilevazione di settembre 2019 (98.4).

Una lunga discesa che, salvo una pausa ad inizio 2019, prosegue incontrastata dalla metà del 2018. Siamo prossimi ai minimi del 2016 e, come ricordano gli stessi redattori del report, l’ultimo aggiornamento sconta solo parzialmente l’impatto del coronavirus sulla catena di distribuzione globale. Naturale quindi attendersi che nei prossimi mesi il Services Trade Barometer continuerà a scendere.

Se si guarda il tasso di crescita annuo si nota subito come questo, seppur mantenendosi in territorio positivo, sia passato dal +5.7% dell’ultime trimestre 2018 al 2.8% del 4° trimestre 2019. Un lento ed inesorabile indebolimento. Ed è con queste premesse che il commercio internazionale è entrato nella nube nerissima della pandemia di covid-19.

Uno sguardo ai settori fa capire subito la situazione. Il maggior declino tra i componenti dell’indice si riscontra nel settore del trasporto di persone (93.5) e di container (94.3). Dati questi che altro non sono se non il combinato disposto della diatriba Cina-USA e dei primi tentativi di restrizione degli spostamenti per contenere l’avanzata dell’epidemia.

Che nel breve non ci sia da aspettarsi grossi miglioramento ce lo conferma un altro componente dell’indice, il Global services Purchasing Managers’ Index, ossia un indicatore delle aspettative del settore per i mesi a venire. Il dato di fine 2019 segna 96.1, sotto il trend di 100 ed in continua discesa dal luglio del 2018.

Se questi sono i dati “di partenza” della pandemia, per il commercio internazionale si preparano mesi di autentica sofferenza.

Foto di Free-Photos

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