Euforia, timido ottimismo o apatia? Cosa attendersi dai mercati dopo il G20 di Osaka e la riapertura del negoziato USA-Cina?
La trasferta giapponese dei big mondiali porta in dote una riapertura delle trattative fra USA e Cina ed un timeout sui dazi che ora i negoziati dovranno trasformare in qualcosa di duraturo. Una notizia positiva, anche se piuttosto scontata da parte degli analisti, che potrebbe avere un effetto di brevissima durata sui mercati. I tempi, infatti, si annunciano lunghi.
Lo sguardo degli investitori, da qualche giorno, sembra essersi posato sui dati dell’occupazione USA, autentica cartina al tornasole della situazione economica americana. Con lo stimolo fiscale arrivato a capolinea ed i profitti azzoppati dalle tensioni commerciali, le aziende USA potrebbero dover metter mano ad una delle voci di costo principali, il lavoro. Da questo punto di vista la settimana si annuncia interessante per verificare la tendenza di alcuni indicatori. All’indomani dell’Independece Day, il dipartimento del lavoro diramerà i dati dell’occupazione di giugno. Dopo la deludente lettura del mese precedente sui nonfarm payrolls, i mercati si aspettano un rimbalzo e se questo non dovesse accadere inizierebbero a sorgere i primi dubbi sulla residua durata della fase espansiva.
Già oggi avremo qualche indicazione interessante dagli indici PMI e ISM sul manifatturiero (attesi stabili o in riduzione ma ancora sopra 50) mentre mercoledì toccherà al PMI servizi e all’ISM non manifatturiero (l’attesa è per dati in calo ma sopra 50).
Il passo successivo sarà, verso metà mese, quello della FED ed anche qui le reazioni dei mercati potrebbero essere disordinate. Se da un lato il denaro a basso costo ha il suo fascino tra gli investitori, dall’altro non bisogna dimenticare che le motivazioni che accompagnano un taglio dei tassi possono essere macigni sulle aspettative degli operatori finanziari. Conferme sulla debolezza macroeconomica e segnali di preoccupazione sul mercato del lavoro potrebbero fare gioco contrario ai corsi azionari.
Cosa attendersi dai mercati dopo il G20? L’impressione è che possa vincere un timido ottimismo che i dati macro potrebbero confortare o dissolvere.