A febbraio le spese personali sono tornate a salire dopo lo scivolone di gennaio. L’incremento, un +0,4% nominale, un +0,1% al netto dell’inflazione, è però inferiore alle attese del mercato. Le famiglie americane hanno aumentato le spese per sanità, servizi finanziari e auto, mentre sono in calo gli acquisti di carburanti e le spese per ristoranti e hotel. Su questo punto va segnalato che si tratta della prima riduzione in tre anni della spesa per servizi. Sempre a febbraio si registra un incremento dei redditi percepiti pari allo 0,8% su base mensile, il doppio delle attese e massimo da gennaio del 2024. Predominante l’incremento dei redditi non lavorativi, anche se i salari hanno registrato un +0,4% su base mensile. La variazione del PCE price index rimane stabile al +2,5% annuo, ma la componente core accelera al 2,8%, un decimo oltre le attese. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,4%, massimo a un anno e un decimo sopra le attese.
Germania, fiducia dei consumatori stabile a fine marzo.
Il primo sondaggio post elezioni segnala una fiducia dei consumatori sostanzialmente stabile in Germania. L’indice elaborato da GfK scende di un decimo e si ferma a -26,4 punti. Miglioramenti si registrano nelle componenti relative a propensione all’acquisto, aspettative di reddito ed economiche. Al tempo stesso rimane molto alta la propensione al risparmio.
Gran Bretagna, vendite al dettaglio in rialzo a febbraio.
Secondo mese di rialzo consecutivo per le vendite al dettaglio in Gran Bretagna. A febbraio la variazione mensile è del +1%, in controtendenza rispetto alle attese e secondo miglior risultato da maggio del 2024. In crescita le vendite di beni non alimentari, soprattutto forniture per la casa, mentre la vendita di beni alimentari ha registrato un calo del 2%. Su base annua la variazione sale al +2,2%, meglio delle attese e terzo mese consecutivo con il segno più.
Inflazione area Euro, in Spagna e Francia ancora segnali di rallentamento.
Nel mese di marzo l’inflazione in Francia si è confermata al +0,8%, minimo da febbraio del 2021, con un incremento mensile dello 0,2%, due decimi meglio delle attese. Il dato armonizzato rimane fermo al +0,9% su base annua, due decimi in meno rispetto alle attese. Sempre nel mese di marzo, in Spagna, l’inflazione si ferma al 2,3%, sette decimi in meno del mese precedente e quattro sotto le attese del mercato. La componente core si ferma al 2% tondo, tre decimi in meno di febbraio. Su base mensile la variazione è stata dello 0,1% contro il +0,4% di febbraio. Il dato armonizzato scende al 2,2%, sette decimi in meno di febbraio. Numeri che confermano un allentamento dei prezzi nell’area Euro ma che potrebbero non bastare, viste le vicissitudini internazionali, a indurre la BCE ad un nuovo taglio dei tassi già ad aprile.
Eurozona, fiducia settore privato scende a marzo.
Nel mese di marzo l’Economic Sentiment Index dell’area Euro è sceso a 95,2 punti, sotto le attese e minimo a tre mesi. Pesa il calo di fiducia da parte dei consumatori, del settore servizi e del retail. Cali più marginali per i sondaggi dei settori industria e costruzioni. La componente sui prezzi di vendita sale a 11,4 punti, massimo da marzo del 2023.
Stati Uniti, lettura finale fiducia Michigan di marzo rivista al ribasso.
Nel mese di marzo l’indice di fiducia elaborato dall’università del Michigan si ferma a 57 punti, nove decimi in meno della stima preliminare e ben sette punti abbondanti sotto il riferimento di febbraio. La componente aspettative cede il 18% rispetto al mese precedente ed il 30% rispetto a novembre scorso. Riviste al rialzo sia l’aspettativa di inflazione a 12 mesi (+5% dal +4,9% della stima preliminare, massimo incremento mensile da ottobre 2022), sia quella a cinque anni (+4,1% dal +3,9% precedente). Altro dato significativo: due terzi degli intervistati si attendono un aumento della disoccupazione da qui ad un anno, massimo dal 2009.
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