Il mese di marzo va in archivio con tanta incertezza, e aprile si aprirà con quella data, mercoledì 2…
Osservando l’andamento dei mercati finanziari nelle ultime settimane, e non solo l’azionario, si ha l’impressione che gli investitori siano intrappolati in una sorta di terra di nessuno. Da un lato i dati che arrivano dall’economia reale sono ancora positivi, dall’altro il protrarsi di queste schermaglie sul fronte del commercio internazionale non tarderà a far sentire i suoi effetti sui prezzi e sui consumi. Se a questo aggiungiamo che anche le banche centrali hanno candidamente ammesso di dover guardare alla situazione “meeting by meeting”, allora il quadro di incertezza è assoluto. Tutto si può ancora risolvere senza troppi danni e allo stesso tempo tutto può scivolare verso condizioni economiche complicatissime.
Ma c’è un asset che vince in questo periodo?
Se guardiamo alla nostra analisi globale ci accorgiamo di un elemento significativo. Oro e liquidità hanno le migliori valutazioni su tutti gli orizzonti temporali. Una situazione che è frutto soprattutto di quanto accaduto sui mercati da gennaio in poi e che fa riflettere. Perciò, tornando alla domanda, si potrebbe azzardare che oro e liquidità sono i vincitori, ma in un clima così imprevedibile tutto può cambiare rapidamente.
Sull’azionario l’Europa continua ad essere preferita?
Premessa. Quando ci sono di mezzo i dazi, effetti negativi sono assicurati per tutti, però è anche vero che l’Europa ha qualche piccolo vantaggio. L’inflazione è scesa più rapidamente che negli Stati Uniti, i tassi di interesse sono più bassi e le promesse di ingenti investimenti stanno migliorando l’umore del settore privato. Per la nostra analisi geo, gli investitori stanno ancora preferendo l’azionario europeo a quello statunitense.
Avevamo lasciato l’obbligazionario in una fase di rally….
E anche qui le cose sono un po’ cambiate! Se parliamo di governativi statunitensi, ad esempio, l’impressione è che col passare delle settimane l’aspettativa degli investitori si sia focalizzata sul ritorno dell’inflazione, facendo recuperare terreno ai rendimenti e mettendo in pausa il rally. Va meglio per il settore corporate e per quello europeo in particolare. La volatilità del periodo fa scegliere scadenze più brevi e penalizza i titoli con duration molto elevata.
Sul fronte valute e materie prime?
Per quel che riguarda le materie prime, le nostre analisi mostrano i primi effetti positivi dei dazi sui prezzi dei metalli industriali, mentre i metalli preziosi continuano ad essere interessanti. Altro elemento interessante è il buon andamento della componente livestock (bestiame). Sul fronte valute si riflette tutta l’incertezza che vediamo negli altri mercati, così nel breve termine è il Franco Svizzero ad avere le migliori valutazioni, nonostante la banca centrale elvetica.
Foto di Joachim Schnürle