Eurozona, settore costruzioni: si salva solo l’Italia

Il settore costruzioni dell’Eurozona continua a rimanere in fase di contrazione e tra le grandi economie dell’area si salva solo l’Italia (ma con numeri in calo). Intanto le aspettative di inflazione a un anno scendono ancora, così come le vendite al dettaglio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, tassi invariati nella prima riunione del 2024. Il board della banca centrale australiana sceglie di mantenere i tassi invariati anche nella prima riunione del 2024. Il riferimento resta fermo al 4.35% come da attese del mercato. Nel comunicato l’istituto centrale registra un alleggerimento della pressione sui prezzi, ma il livello di inflazione continua a rimanere molto elevato. Ulteriori rialzi non possono essere esclusi ma ogni decisione sarà guidata dai dati che arriveranno nei prossimi mesi.

Germania, rimbalzo degli ordini all’industria in dicembre. Nel mese di dicembre scorso gli ordini all’industria tedesca hanno registrato un incremento su base mensile dell’8.9%. Si tratta di un dato a sorpresa e che rappresenta la miglior variazione mensile dal giugno del 2020. A crescere sono stati soprattutto gli ordini del settore trasporti, mentre i beni di consumo continuano a registrare segni meno. In crescita sia la domanda interna (+9.4%), sia quella dall’Eurozona; in calo quella verso paesi fuori dal blocco. Al netto delle grandi commesse la situazione rimane orientata al ribasso, con una flessione rispetto a novembre del 2.2%. Anche su base tendenziale rimane il rosso: -5.9% rispetto a dicembre 2022.

Eurozona, settore costruzioni: si salva solo l’Italia. Ancora una situazione molto difficile per il settore costruzioni dell’Eurozona. Il PMI di gennaio scende a 41.3 punti, minimo dal maggio del 2020 e quasi due anni di permanenza in zona contrazione. In calo sia il comparto residenziale (peggior risultato in cinque mesi), sia quello commerciale (maggior contrazione dal maggio del 2020). In calo le nuove attività, mentre l’attività di acquisto rimane in zona contrazione per il 22° mese consecutivo. A livello nazionale la situazione rimane pesantemente negativa in Germania e Francia, mentre l’Italia rimane l’unica tra le grandi economie dell’area a registrare un PMI costruzioni in zona espansione (seppur in netto rallentamento rispetto alle precedenti letture).

Eurozona, aspettative di inflazione scendono ancora a gennaio. Buone notizie per la BCE sul fronte inflazione, le aspettative dei consumatori sulla variazione dei prezzi al consumo a 12 mesi continuano a scendere. Nel mese di gennaio l’inflazione attesa ad un anno si ferma al 3.2%, minimo dal febbraio del 2022 e terzo mese consecutivo di calo. Il grado di incertezza sull’andamento dei prezzi rimane stabile, mentre l’aspettativa a medio termine sale di un decimo al 2.5%.

Eurozona, vendite al dettaglio ancora in calo a dicembre. Nel mese di dicembre le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono scese dell’1.1% su base mensile, sotto alle attese e peggior risultato dal dicembre del 2022. Inflazione e tassi di interesse continuano a frenare la domanda: scendono per il terzo mese consecutivo le spese per generi alimentari, mentre quelle di beni non alimentari tornano a scendere dopo due mesi di rialzo. Su base annua la variazione è del -0.8%, 15° rilevamento consecutivo con il segno meno.

Foto di Photo Mix

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