Secondo un recente studio del McKinsey Health Institute l’health gap, le differenze sullo stato di salute tra uomini e donne, ha un potenziale impatto economico da 1 trilione di dollari entro il 2040.
Per un recente sondaggio pubblicato sulla rivista The Hill, la salute delle donne non è migliorata dal 2020 ad oggi. L’Hologic Global Women’s Health Index – un sondaggio condotto a livello globale su un campione di 150 mila persone – registra un peggioramento della salute femminile relativamente ad alcuni specifici parametri. Le donne che riportano una qualche forma di malessere fisico è salita dal 30% del 2020 al 34% del 2022, ma sono cresciuti anche sintomi riconducibili ad ansia e stress. Altro dato particolarmente significativo è l’aumento delle donne che riferiscono di ostacoli e difficoltà nell’approvigionamento di cibo: da un già elevato 40% al 42%.
Si tratta di numeri che mettono in luce un altro pericoloso ed insostenibile gap fra uomo e donna, quello relativo alla salute. Uno studio di McKinsey Health Institute ci ricorda che attualmente le donne devono convivere con difficoltà di salute per un 25% della loro vita in più rispetto agli uomini: 9% per gli uomini e 12% per le donne. L’health gap fra uomo e donna è calcolabile in qualcosa come 75 milioni di anni di vita persi. Per ogni donna sono sette giorni all’anno cancellati dal differente stato di salute rispetto agli uomini. E oltre la metà di questa disugualianza si genera durante l’età lavorativa.
Aggredire questo gap, ricorda McKinsey, significherebbe aumentare l’occupazione femminile a tempo pieno di 137 milioni di unità entro il 2040, garantendo autonomia economica ad una vasta popolazione femminile attualmente in stato di povertà. Tradotto in termini economici, riduttivo ma facilmente comprensibile, l’health gap rischia di costare al mondo una perdita da 1 trilione di dollari (in maggiori servizi, in migliori condizioni di vita ed opportunità lavorative).
Foto di Silvia
