Germania, indice Zew positivo per il terzo mese consecutivo

L’indice Zew per la Germania cresce per il terzo mese consecutivo. Per gli analisti sembra che il peggio possa considerarsi alle spalle. In Eurozona cala aspettativa inflazione, mentre in Gran Bretagna mercato del lavoro resta stabile ma la crescita dei salari rallenta. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Eurozona, aspettative di inflazione in calo a novembre scorso. Nel mese di novembre scorso le aspettative di inflazione a 12 mesi dei consumatori dell’Eurozona hanno registrato un sensibile calo. Dal 4% di ottobre si è passati al 3.2%, minimo da febbraio 2022. In calo anche l’incertezza relativa all’andamento dei prezzi a 12 mesi. Secondo il sondaggio condotto dalla BCE risulta in calo anche l’inflazione attesa a 3 anni: 2.2% dal 2.5% precedente, minimo da inizio 2022. Ad essere più ottimisti sull’andamento dei prezzi al consumo e a percepire come meno pressante l’inflazione sono soprattutto i giovani della fascia 18-34 anni.

Germania, indice Zew cresce per il terzo mese consecutivo. Il fondo dovrebbe essere stato toccato. Questo in estrema sintesi il messaggio che arriva dalla lettura di gennaio dell’indice Zew sulle aspettative degli analisti per l’economia tedesca. L’indicatore si conferma in territorio positivo per il terzo mese consecutivo e sale di oltre due punti rispetto al rilevamento del mese precedente, a quota 15.2 punti. Il corrispondente sondaggio per l’Eurozona conferma la rotta. Oltre il 37% degli intervistati si attende un miglioramento della condizione economica nei prossimi mesi, il 48% non intravede cambiamenti e solo il 14.5% pensa che le cose peggioreranno ulteriormente. Ancora molto negativa la percezione della condizione attuale, mentre le ultime notizie sul fronte geopolitico fanno crescere leggermente le aspettative di inflazione.

Gran Bretagna, mercato del lavoro stabile e cala pressione salari. Nel mese di ottobre il mercato del lavoro inglese ha creato 73mila nuovi posti di lavoro, meglio delle attese. Il tasso di disoccupazione rimane fermo al 4.2% mentre le richieste di sussidio sono aumentate di 11,7mila unità nel mese di dicembre. Sul fronte dei salari le notizie sono buone per la BoE. La crescita nel trimestre chiuso a novembre si ferma al 6.6% su base annua per il dato esclusi bonus in calo rispetto al rilevamento precedente ed in linea con le attese. Cala anche il dato inclusi i bonus. In termini reali la diminuzione dell’inflazione si trasforma in un +1.4% del salario su base annua; un decimo in più rispetto al rilevamento precedente.

Canada, inflazione in rialzo a dicembre ma componente core scende ancora. Nel mese di dicembre l’inflazione in Canada è salita su base annua del 3.4%, tre decimi in più rispetto al mese precedente ed in linea con le attese. La componente core, però, scende di due decimi e si fissa al 2.6%, valore più basso dalla seconda metà del 2022. Su base mensile il dato core scende di mezzo punto percentuale.

USA, brutto dato per l’Empire State Index a gennaio. L’indice dell’attività manifatturiera nell’area di New York perde quasi 30 punti rispetto a dicembre e scende a -43.7, minimo dal maggio del 2020. Crollano gli ordinativi e le spedizioni, mentre poco mosse le componenti relative all’occupazione. L’unico dato positivo della prima lettura del 2024 arriva dagli investimenti con la componente che li monitora cresciuta di 10 punti a quota 13,7.

Foto di Karsten Bergmann

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