Sondaggi PMI tornano a peggiorare in ottobre

Nel mese di ottobre i sondaggi PMI tornano a peggiorare, con la domanda sempre più debole a causa di inflazione, tassi di interesse ed una rinnovata incertezza sulle prospettive dell’economia. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Sondaggi PMI tornano a peggiorare in ottobre. La stima flash dei sondaggi PMI di ottobre registra un passo indietro rispetto al mese precedente. La manifattura torna a peggiorare mentre si accentua il rallentamento del settore servizi. Vediamo le principali aree economiche.

Australia. Il PMI composite scivola ai minimi da 21 mesi a questa parte ed il settore privato torna nel mese di ottobre in zona contrazione. In calo la componente relativa ai nuovi ordini su debolezza della domanda, sia quella interna che quella estera (esportazioni in calo per l’ottavo mese consecutivo). La spinta inflazionistica non sembra demordere, sia per quel che riguarda i prezzi alla produzione, sia per quelli di vendita. Per questi ultimi, però, la domanda debole riduce la forza della spinta a nuovi rialzi dei prezzi.

Giappone. Frenano ancora i servizi (pur rimanendo in zona espansione) e continua a soffrire la manifattura. Così nel mese di ottobre il PMI composite giapponese scivola sotto quota 50 per la prima volta dal dicembre scorso. La produzione del settore manifatturiero scende ai ritmi più alti da 8 mesi a questa parte. Sul fronte dei prezzi continua il calo della pressione inflazionistica.

Eurozona. Il settore privato dell’area Euro rimane in zona contrazione per il quinto mese consecutivo ed il PMI composite tocca il minimo dal novembre del 2020. La manifattura rimane ampiamente in zona contrazione, anche se si registrano marginali miglioramenti dei sondaggi relativi a Francia e Germania. Il settore servizi continua a scendere per il terzo mese consecutivo, con un peggioramento che non si vedeva dal febbraio del 2021 (o dal maggio del 2013 se si esclude il periodo della pandemia). Unica nota positiva, se così possiamo dire, arriva dai prezzi su cui la pressione inflazionistica si fa più debole. Per il settore dei servizi, tuttavia, pur di fronte ad un netto rallentamento nell’ultimo anno, il livello dei prezzi rimane più elevato rispetto al periodo pre-pandemia. La possibilità che la stretta monetaria sia alla fine fa crescere un po’ la fiducia degli operatori.

Gran Bretagna. Settore privato in zona contrazione per il terzo mese consecutivo in Gran Bretagna. Il PMI composite migliora frazionalmente ad ottobre ma la situazione rimane ancora negativa. Se la manifattura continua a perdere produzione (ottavo mese di calo consecutivo), la frenata del settore servizi tocca i massimi dal gennaio scorso, con la domanda indebolita da inflazione e tassi di interesse. A calare sono anche le spinte inflazionistiche, con la componente prezzi del sondaggio ai minimi da inizio 2021.

Germania, peggiora ancora fiducia consumatori. Nel mese di ottobre la fiducia dei consumatori tedeschi è scesa per il terzo mese consecutivo, toccando i minimi da aprile scorso. Da un lato l’aumento dei prezzi dei carburanti e dall’altro un forte senso di incertezza spingono la propensione al risparmio (massimo a dieci anni) e smorzano gli acquisti.

Foto di powertools

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