Germania, inflazione accelera al ribasso in settembre

Nel mese di settembre l’inflazione in Germania accelera al ribasso e registra la variazione annua più bassa dal febbraio del 2022. In leggero aumento, invece, quella spagnola. Dagli USA nessuna novità dal mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Spagna, inflazione in rialzo a settembre ma in linea con le attese. Nel mese di settembre l’inflazione spagnola è salita al 3.5% su base annua, nove decimi oltre il rilevamento precedente ma in linea con le attese del mercato. Si tratta del terzo mese di crescita consecutivo e del livello più alto dall’aprile scorso. Il dato risente del rincaro dei prodotti petroliferi e dedotte le componenti più volatili registra una flessione di tre decimi rispetto ad agosto. La componente core, infatti, segna +5.8%, il valore più basso dal luglio dello scorso anno.

Germania, inflazione accelera al ribasso in settembre. Il dato preliminare dell’inflazione tedesca per il mese di settembre sorprende in positivo i mercati. La variazione annua è scesa al 4.5% dal 6.1% del mese precedente facendo un decimo meglio del consenso. Si tratta del livello più basso dal febbraio del 2022 ed è il risultato di un rallentamento sia della componente servizi, sia della componente beni di consumo. Nei prossimi mesi il base effect dovrebbe consentire ulteriori decellerazioni, ammortizzando per buona parte l’effetto rincaro della componente energia. L’inflazione core scende al 4.6%, ancora molto distante dal target BCE ma sui minimi da un anno.

USA, mercato del lavoro. Ancora numeri sotto le attese per le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana sono state 204mila, in aumento di 2 mila unità rispetto al rilevamento precedente ma ancora su livelli molto contenuti. I sussidi continuativi aumentano leggermente ma si confermano al di sotto degli 1.7 milioni.

USA, lettura finale PIL 2° trimestre 2023. Nessuna sopresa dal dato definitivo del PIL USA relativo al secondo trimestre 2023. La crescita annualizzata è stata del 2.1%, un decimo in meno di quanto registrato nel primo trimestre, la cui crescita è stata rivista al rialzo al 2.2% annualizzato. Il rallentamento è dovuto soprattutto al calo dei consumi, controbilanciato da investimenti esteri ed esportazioni. Sul fronte dei prezzi si registra un rallentamento della crescita della componente PCE: +2.5% contro il +4.10% del trimestre precedente.

Foto di Pexels

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