Australia, inflazione in calo nel terzo trimestre

Nel terzo trimestre del 2023 l’inflazione in Australia scende ai minimi da fine anno scorso. In Germania fiducia delle imprese torna a crescere dopo sei mesi di calo consecutivi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, inflazione in calo nel terzo trimestre. Nel terzo trimestre del 2023 l’inflazione in Australia è scesa al 5.4%, sei decimi in meno rispetto al periodo precedente ed un decimo sopra le attese del mercato. Si tratta del terzo rilevamento in calo consecutivo e del livello più basso dalla fine dell’anno scorso. In calo sia l’inflazione sui beni, sia quella sui servizi, con quest’ultima che tocca il minimo dal terzo trimestre del 2022. Terzo dato in calo consecutivo anche per il Trimmed Mean Inflation Rate, l’indicatore al netto delle fluttuazioni più elevate. Il 5.2% del terzo trimestre è il valore più basso dal secondo trimestre del 2022, anche se molto distante dal target della banca centrale australiana.

Eurozona, prestiti a famiglie ed aziende continuano a rallentare. Ancora dati in rallentamento per i prestiti a famiglie ed imprese nell’area Euro. A settembre quelli verso le imprese sono saliti dello 0.2%, il valore più basso dal settembre del 2015. I prestiti alle famiglie sono aumentati dello 0.8% su base annua, minimo dal giugno del 2015. A settembre la massa monetaria M3 si è ridotta dell’1.2% su base annua, meno delle attese.

Germania, fiducia imprese migliora ad ottobre. Nel mese di ottobre l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche ha registrato il primo rialzo dopo sei mesi di calo consecutivi. L’indicatore sale di 1,1 punti e registra miglioramenti sia per quel che riguarda la componente delle aspettative, sia per la condizione attuale. Tra i settori solo quello del retail registra una ulteriore flessione, in miglioramento tutti gli altri.

Canada, banca centrale lascia tassi invariati. Come da attese la banca centrale canadese lascia i tassi invariati per la seconda riunione consecutiva. Il riferimento resta quindi al 5% (massimo da 22 anni a questa parte) ed eventuali nuovi aggiustamenti dipenderanno dai dati macro dei prossimi mesi. Il tasso di inflazione annuo è visto tornare verso il target del 2% entro il 2025.

Foto di Linda72

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