Eurozona, inflazione in calo anche a settembre

Nell’Eurozona l’inflazione si conferma in calo anche a settembre. La stima flash indica una variazione annuale al 4.3%, minimo dall’ottobre del 2021. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Germania, male vendite al dettaglio in agosto. Nel mese di agosto le vendite al dettaglio in Germania sono scese dell’1.3% rispetto al mese precedente, peggio delle attese e terzo mese consecutivo senza segno più. Si tratta del peggior dato dal dicembre dello scorso anno e segnalano ancora una volta la debolezza della domanda interna tedesca. In calo sia le vendite di alimentari che quelle di beni non alimentari, con le vendite a distanza che registrano un pesante -8.7% rispetto al mese precedente.

Eurozona, inflazione in calo anche a settembre. Nel mese di settembre l’inflazione nell’area Euro dovrebbe essere scesa al 4.3%. La conferma della stima flash dell’Eurostat significherebbe il miglior rilevamento dall’ottobre del 2021 ed il quinto mese consecutivo di calo. Rallentamenti si registrano sia nel settore dei beni di consumo, sia in quello dei servizi. Anche in settembre sarebbe proseguita la fase deflattiva per la componente energia. In calo anche la componente core che nel mese di settembre è scesa al 4.5%, il livello più basso dall’agosto del 2022. A livello nazionale si registrano letture in calo per Francia e Germania, mentre l’inflazione accelera in Italia e Spagna.

USA, spese personali nel mese di agosto. Nel mese di agosto le spese personali negli USA sono salite dello 0.4% su base mensile, un dato in linea con le attese del mercato; è il quinto mese consecutivo di crescita. In aumento sia le spesa per servizi, sia quella per beni di consumo (qui ad influire sul dato ci sono anche i recenti rincari sulla benzina). Sul fronte delle entrate, i redditi percepiti sono saliti dello 0.4%, con i salari cresciuti dello 0.5%. Sul fronte dei prezzi le notizie sono positive per la FED. Il PCE Core Price Index è salito ad agosto dello 0.2% su base mensile, meno delle attese ed al minimo da novembre 2020. Il tasso annuo si porta al 3.9%, minimo da maggio 2021.

USA, indice fiducia Michigan di settembre, dato finale. La lettura finale dell’indice di fiducia elaborato dall’università del Michigan migliora leggermente i numeri della stima, ma non cambia la sostanza. L’indicatore scende per il secondo mese consecutivo, con la componente relativa alla situazione attuale che scende e le aspettative che invece migliorano (entrambe meno della stima iniziale). L’effetto del rincaro sui carburanti si riverbera sulle aspettative di inflazione, quelle a 12 mesi ed a tre anni sono state riviste al rialzo, rispettivamente 3.2% e 2.8% dal precedente 3.1% e 2.7%.

Foto di martaposemuckel

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