Eventi climatici estremi, una minaccia per il settore del turismo

Per il turismo, un settore che in Europa vale quasi due trilioni di euro, gli eventi climatici estremi rappresentano una minaccia da non sottovalutare.

Nel 2019 Jean-Francois Bastin, assieme ad altri studiosi, prese in considerazione 520 città sparse per il mondo, provando a valutare il loro profilo climatico e proiettandolo nel 2050. I risultati di questo studio sono piuttosto eloquenti: il 77% delle città analizzate cambierà il proprio profilo climatico ed il 22% avrà condizioni climatiche mai sperimentate prime. Per fare qualche esempio: Madrid avrà un clima più simile a quello che oggi sperimenta Marrakech, Londra somigliera climaticamente a Barcellona, e Stoccolma avrà le caratteristiche che attualmente contraddistinguono Budapest.

Certo, siamo sempre di fronte ad una simulazione, ma quello che sta accadendo in queste settimane nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo ci mette di fronte ad un altro dei tanti, enormi, pericoli che il cambiamento climatico estremo porta con sé. Un pericolo che può avere conseguenze economiche e sociali senza precedenti.

Basti solo pensare al settore del turismo e a quanto sta tragicamente accadendo in Grecia o nella nostra Sicilia. Nella sola città di Rodi, a causa dei forti incendi, sono state evaquate in pochi giorni 19mila persone. Voli cancellati e turisti in spiaggia mentre una flotta di Canadair cerca disperatamente di domare le fiamme.

Un report di Moody’s afferma che pur in presenza di un trend positivo per il settore del turismo in Europa (una crescita annua stimata del 3.2% da qui al 2033), gli eventi climatici estremi che si registrano con sempre più frequenza nell’area del Mediterraneo può danneggiare irreparabilmente il settore dei paesi del sud, con il flusso dei turisti in spostamento verso Nord. E nel complesso stiamo parlando un settore che contribuisce alla crescita con quasi due trilioni di euro (anno 2022, dati WTTC) ed è fonte di ricchezza irrinunciabile per paesi come Grecia, Italia e Spagna.

Se pensiamo poi che secondo molti (idea che non ci trova d’accordo) l’Italia dovrebbe puntare proprio sul turismo per il suo rilancio futuro, le scene di queste settimane e le prospettive climatiche di larga parte del territorio non sono certo di buon auspicio.

Foto di Valter Cirillo

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