Gran Bretagna, inflazione torna sotto quota 8%

Nel mese di giugno l’inflazione in Gran Bretagna torna sotto quota 8% e segnali di allentamento della pressione sui prezzi arrivano anche dall’indice PPI, ma è ancora troppo presto per una pausa da parte della BoE. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Gran Bretagna, inflazione torna sotto quota 8%. Nel mese di giugno l’inflazione nel Regno Unito è tornata sotto la soglia dell’8%, non accadeva dal marzo del 2022. Il 7.9% su base annua registrato dall’ONS è migliore delle attese del mercato che fissavano il rialzo dei prezzi all’8.2%. In calo anche la componente core che scende al 6.9% dal massimo trentennale del 7.1%. Su base mensile si registra una netta frenata del ritmo di rialzo dei prezzi: l’indice generale sale dello 0.1% dallo 0.7% del mese precedente, mentre il core registra un +0.2% rispetto al +0.8% di maggio. Sempre dalla Gran Bretagna sono giunti oggi i dati sui prezzi alla produzione, inflazione in fieri, ed i numeri sono positivi: i prezzi degli input sono scesi del 2.7% rispetto al giugno dello scorso anno, quelli di vendita sono saliti solo dello 0.1% su base annua; entrambi dati migliori rispetto alle attese del mercato che segnalano possibili ulteriori flessioni della pressione sui prezzi al consumo. I livelli dell’inflazione rimangono tuttavia molto oltre il target della BoE e per questo sembra difficile ipotizzare a breve uno stop dei rialzi.

Eurozona, inflazione core rivista al rialzo per giugno. La lettura finale dell’inflazione nell’area Euro vede una revisione al rialzo del dato core che passa dal 5.4% al 5.5%, confermando l’inversione di tendenza dopo due mesi consecutivi di ribasso. Anche in questo caso si rimane su livelli molto alti e difficile pensare che la BCE possa fermarsi nell’azione restrittiva sui tassi.

USA, nuovi cantieri residenziali nel mese di giugno. Tornano a frenare nel mese di giugno i nuovi cantieri residenziali negli USA. Rispetto al mese precedente si registra un calo dell’8%. Lo stesso dato di maggio è stato rivisto al ribasso di circa sei punti percentuali.

Foto di Neri Vill

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