Australia, banca centrale si prende una pausa

In Australia la banca centrale si prende una pausa e lascia i tassi invariati a luglio, ma non esclude altri rialzi. In Germania ancora un segno meno: in calo l’export, soprattutto verso l’UE. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, banca centrale si prende una pausa. La banca centrale australiana lascia i tassi invariati nella sua riunione di luglio, con il riferimento che rimane al 4.1%. La decisione si è resa necessaria, spiega il board, per lasciare che i 400 punti base di rialzo sin qui messi a referto facciano il loro effetto sull’andamento dei prezzi e sulle altre variabili macro. Inoltre l’inflazione sembra aver già superato la sua fase di picco, pur rimanendo su livelli molto alti. Il board ritiene probabile la necessità di ulteriori rialzi per far tornare l’inflazione nel solco della sostenibilità, ma i tempi e l’intensità dei nuovi rialzi dipenderanno dai dati macro dei prossimi mesi.

Germania, esportazioni tornano a calare nel mese di maggio. Nel mese di maggio le esportazioni della Germania sono tornate a scendere, registrando un -0.1% su base mensile. Si tratta di un dato molto deludente, con le aspettative fissate per una crescita dello 0.3%. Le vendite sono in calo soprattutto all’interno del blocco UE, con una variazione di -1.5% rispetto ad aprile. Domanda estera extra UE in crescita, ad eccezione di quella degli USA che registra un pesante -3.6%.

Spagna, disoccupazione in calo anche a giugno. Nel mese di giugno la Spagna registra il quarto mese consecutivo di calo della disoccupazione. Il -1.8% di disoccupati porta il totale a 2,69 milioni, vale a dire al livello più basso dal settembre del 2008. Su base tendenziale il calo è stato di quasi 220 mila unità.

Brasile, produzione industriale torna a crescere nel mese di maggio. Nel mese di maggio la produzione industriale brasiliana è tornata a crescere, registrando un +0.3% su base mensile. Torna il segno più anche sul tendenziale, con l’output cresciuto dell’1.9% rispetto al maggio del 2022, ben otto decimi meglio delle attese del mercato.

Foto di Linda72

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