Nel mese di gennaio l’inflazione core dell’Eurozona ha toccato un nuovo massimo storico. Il dato è stato rivisto al rialzo rispetto alla stima precedente. Negli USA il quarto trimestre è stato meno positivo di quanto stimato in precedenza. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Corea del Sud, banca centrale lascia i tassi fermi a febbraio. Nella riunione di febbraio la banca centrale della Corea del Sud lascia invariati i tassi di interesse, con il riferimento al 3.5%, in linea con le attese del mercato. Per Seul si tratta della prima pausa dopo sette rialzi consecutivi, con il board che decide di rimettere in primo piano la crescita economica al posto dell’inflazione. Il PIL sudcoreano, infatti, è visto crescere nel 2023 dell’1.6%, con la domanda interna e e quella estera che rimangono ancora deboli.
Eurozona, inflazione core di gennaio rivista al rialzo a nuovo massimo storico. Il dato finale dell’inflazione core, vale a dire al netto delle componenti più volatili, sale al 5.3%, un decimo in più rispetto alla stima preliminare e nuovo record storico per l’area. Il rialzo è dovuto in larga parte all’inflazione del settore servizi, salita del 4.4% su base annua rispetto al 4.2% della stima flash. Si tratta di un dato che irrobustisce ulteriormente la posizione della banca centrale europea circa la necessità di procedere con ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Gran Bretagna, situazione stagnante sul fronte delle vendite al dettaglio. Il consueto sondaggio mensile della CB sulle vendite al dettaglio indica una situazione di sostanziale stallo rispetto al mese precedente. L’indice risale a quota 2 punti dal -23 del mese precedente, ma le notizie positive terminano qui. Gli operatori si aspettano un calo dei volumi di vendita nei prossimi tre mesi, ed anche la componente occupazione segna un preoccupante trend discendente. Sul fronte dei prezzi le aspettative sono per un ulteriore rialzo nel mese di marzo.
USA, mercato del lavoro. Dal dato sulle richieste di sussidi di disoccupazione continuano ad arrivare segnali di un mercato del lavoro estremamente caldo. Le richieste settimanali sono state 192mila, 3 mila in meno della settimana precedente e 8 mila in meno delle attese. In calo anche i sussidi continuativi che passano da 1.691 milioni a 1.654 milioni, contro attese di un rialzo fino a 1.7 milioni.
USA, indice CFNAI torna in territorio positivo a gennaio. L’indice dell’attività economica dell’area di Chicago è tornato in zona positiva nel mese di gennaio dopo tre letture consecutive con il segno meno. Il Diffusion Index si allontana ulteriormente dalla zona dei -0.35 punti, livello che storicamente si associa ad una fase di contrazione per l’economia statunitense.
USA, PIL quarto trimestre rivisto al ribasso. Gli Stati Uniti sono cresciuti nel quarto trimestre 2022 ad un tasso annualizzato del 2.7%. Il dato è stato rivisto al ribasso di due decimi rispetto alla precedente stima. A restringersi sono stati i consumi privati, una flessione in grado di neutralizzare il contributo positivo degli investimenti dei non residenti.
Foto di Deniz Anttila