USA, consumi personali (ed inflazione) in calo a dicembre

Nel mese di dicembre, tradizionale mese di shopping, i consumi personali negli USA sono scesi per il secondo mese consecutivo. In calo anche l’indice PCE dei prezzi, l’indicatore più monitorato dalla FED. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Giappone, inflazione area Tokyo conferma pressione sui prezzi in aumento. Nel mese di dicembre l’indice core dei prezzi al consumo dell’area di Tokyo è salito del 4.3% su base annua, al di sopra delle attese e sui massimi dal 1981. Non si tratta di un dato di poco conto, visto che questo indicatore è considerato un anticipatore del trend dell’inflazione nazionale. Facile attendersi che nelle prossime settimane continuerà a salire la pressione sulla banca centrale giapponese per rivedere la sua politica ultra espansiva.

USA, consumi personali (ed inflazione) in calo a dicembre. Nel mese di dicembre i consumi personali negli USA sono scesi dello 0.2% rispetto al mese precedente, secondo mese consecutivo di calo e dato peggiore rispetto alle attese del mercato. Il dato aggiustato per l’inflazione registra un calo mensile dello 0.3%. Considerando che dicembre è il mese dello shopping natalizio, emerge chiaramente come inflazione e tassi di interesse abbiano decisamente ammaccato la domanda. Dall’altro lato la crescita dei salari si riflette sull’andamento dei redditi personali: a dicembre è +0.2% rispetto al mese precedente, in linea con le attese del mercato anche se al livello più basso dall’aprile scorso. Il core PCE price index, una delle misure di inflazione più osservate dalla FED, è sceso a dicembre al +4.4% su base annua, in linea con le attese e tre decimi in meno rispetto al mese di novembre, terzo mese consecutivo di calo e valore più basso dall’ottobre del 2021.

USA, vendite di immobili non ancora finalizzate a dicembre. Nel mese di dicembre le cosiddette pending home sales negli USA sono salite a sorpresa del 2.5% rispetto al mese precedente. Su base tendenziale i numeri sono ancora profondamente in rosso, con una variazione rispetto al dicembre 2021 del -33.8%. Ennesimo dato che dimostra come i tassi di interesse in salita, attraverso mutui più costosi, stiano raffreddando la domanda di immobili.

USA. indice fiducia consumatori Michigan, dato finale di gennaio. Il risultato finale del sondaggio sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan è stato rivisto al rialzo rispetto alla stima preliminare. Da 64.6 a 64.9 punti, il livello più alto dall’aprile scorso. Migliora rispetto alla stima flash l’aspettativa per i prossimi mesi, mentre la percezione della condizione attuale subisce una revisione al ribasso. Note positive sul fronte dei prezzi: l’aspettativa di inflazione a 12 mesi cala ulteriormente dal 4% al 3.9%, mentre quella a 5 anni scende dal 3% al 2.9%.

Foto di jimaro morales

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