Cina, raffreddamento domanda globale pesa su esportazioni a dicembre

Nel mese di dicembre le esportazioni dalla Cina sono scese del 9.9% su base annua, il peggior dato da inizio pandemia, sulla scia di una domanda globale più debole. Negli USA migliora la fiducia dei consumatori a gennaio. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, raffreddamento domanda globale pesa su esportazioni a dicembre. Nel mese di dicembre le esportazioni cinesi sono scese del 9.9% rispetto a 12 mesi prima. Si tratta del terzo mese consecutivo con il segno meno e del peggior risultato dalla prima ondata di covid-19. A rendere meno cruento il dato una dinamica positiva degli scambi con i paesi dell’area del Pacifico. Numeri nettamente negativi, invece, per quel che riguarda gli scambi con gli USA (-19.5% su base annua) e la UE (-17.5%). Il 2022 si chiude invece con un +7%, grazie ancora una volta agli scambi con il sud-est asiatico ed alle esportazioni di veicoli elettrici.

Gran Bretagna, PIL a novembre meglio delle attese. Nel mese di novembre il PIL inglese è cresciuto dello 0.1% su base mensile, in calo rispetto al mese precedente ma meglio delle attese del mercato (-0.2%). Considerando il trimestre settembre-novembre la variazione scende sotto lo zero, a quota -0.3%, in linea con le attese ed un decimo meglio rispetto al rilevamento precedente. Numeri negativi dalla produzione industriale che a novembre registra l’ottavo mese consecutivo di calo, con l’output manifatturiero che segna -0.5% rispetto ad ottobre.

Germania, il 2022 si chiude con il PIL in rialzo, ma la crescita rallenta. La crescita annua del PIL tedesco per il 2022 si ferma all’1.9%, un decimo meglio delle attese del mercato ma in netto calo rispetto all’anno precedente (+2.6%). Malgrado l’inflazione i consumi privati rimangono il principale traino della crescita con una variazione annua del 4% rispetto al +0.4% del 2021. Note dolenti arrivano dal commercio internazionale, con le esportazioni nette che hanno chiuso il 2020 con il segno meno. Nel settore privato contributo positivo da parte dei servizi, mentre soffre la manifattura ed il settore costruzioni.

Eurozona, produzione industriale bene a novembre (grazie alla Francia). Nel mese di novembre scorso la produzione industriale dell’Eurozona è cresciuta oltre le attese, rimbalzando rispetto ad ottobre e registrando un +1%, grazie all’output di beni capitali, intermedi e durevoli. A livello nazionale, tra le grandi economie, il contributo positivo arriva dalla Francia con un +2.1% e dalla Germania (+6%). Numeri negativi per Italia e Spagna.

USA, prezzi delle importazioni tornano a crescere in dicembre. Nel mese di dicembre, complice probabilmente anche un indebolimento del dollaro, sono tornati a crescere i prezzi delle importazioni: +0.4% m/m contro attese di un calo dello 0.9%. Su base mensile si è registrato il primo segno più dopo un filotto di cinque mesi di calo. Su base tendenziale i prezzi di import segnano un +3.5% a novembre, contro il +2.7% del mese precedente.

USA, indice fiducia consumatori Michigan a gennaio. La stima preliminare dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan punta ad un deciso miglioramento per gennaio. L’indice sale a 64.6 punti, massimo da aprile scorso e quattro punti abbondanti sopra le attese del mercato. In miglioramento sia l’aspettativa sui prossimi mesi, sia la percezione della condizione economica attuale. Importante anche il dato sulle aspettative di inflazione: quella a 12 mesi scende per il quarto mese consecutivo, al 4% dal 4.4% del mese precedente; quella a lungo termine rimane per il 17° mese negli ultimi 18 attorno a quota 3%.

Foto di postcardtrip

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