USA, redditi e spese personali in crescita nel mese di ottobre

Negli USA redditi e spese personali sono cresciuti nel mese di ottobre. Crescono i salari ma continuano ad affluire anche i sussidi federali del periodo pandemico. Sul fronte del mercato del lavoro aumentano gli annunci di tagli occupazionali, specie nel settore tecnologico. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Sondaggi PMI Manifattura, dato finale rivisto al ribasso. I dati finali dei sondaggi PMI manifattura confermano la fase di contrazione per il settore (tranne che per l’Australia e l’India tra le grandi economie) e perdono in molti casi qualche decimale rispetto alla stima flash. Così è stato rivisto al ribasso il dato dell’Eurozona e del Giappone, mentre sono stati rivisti al rialzo, ma sempre in zona contrazione, i sondaggi di Gran Bretagna e Corea del Sud.

Cina, PMI Caixin conferma zona contrazione per la manifattura a novembre. Nel mese di novembre il sondaggio PMI Caixin segnala ancora contrazione per la manifattura cinese: 49.4 dal 49.2 del mese precedente, meglio delle attese ma quarta lettura consecutiva in zona contrazione. Tutto segnala una situazione di difficoltà: ordini in calo, domanda estera debole, occupazione in frenata e fiducia degli operatori in calo. Sul fronte dei prezzi il sondaggio curato da S&P Global registra una riaccelerazione della pressione su quelli degli input, mentre continua il calo sui prezzi di vendita.

Germania, vendite al dettaglio male a ottobre. Nel mese di ottobre le vendite al dettaglio in Germania sono scese del 2.8% su base mensile, peggior dato dal dicembre del 2021 (allora si era in piena ondata covid) e molto peggio delle attese (-0.6%). Su base annua il calo è del 5%, sesto rilevamento consecutivo con il segno meno.

Eurozona, disoccupazione in leggero calo a ottobre. Il mercato del lavoro nell’Eurozona sembra ancora in buona salute. Ad ottobre il tasso di disoccupazione è sceso al 6.5%, nuovo minimo storico, due decimi meno di settembre ed uno in meno delle attese. A livello nazionale situazione invariata per Germania e Francia, mentre miglioramenti si registrano per l’Italia e la Spagna. In calo anche la disoccupazione giovanile che ad ottobre tocca il 15% (due decimi in meno del mese precedente).

Brasile, PIL del terzo trimestre. Quinto trimestre di crescita consecutivo per il Brasile. Nel periodo luglio-settembre il PIL brasiliano è cresciuto dello 0.4%, meno delle attese fissate a +0.7%. In flessione consumi, investimenti ed esportazioni nette, mentre torna a crescere la spesa pubblica. Su base tendenziale la crescita è del 3.7%, un decimo in più rispetto al trimestre precedente.

USA, redditi e spese personali in crescita nel mese di ottobre. Nel mese di ottobre le spese personali negli USA sono salite dello 0.8% su base mensile, in linea con le attese, terzo mese consecutivo di crescita. A crescere sono acquisti di beni durevoli (come le auto) e servizi legati al tempo libero (come ristoranti e hotel). A sostenere i consumi, oltre ai risparmi, anche i flussi di sussidi che continuano ad arrivare alle famiglie americane e salari più corposi. I redditi personali sono saliti ad ottobre dello 0.7%, tre decimi sopra le attese e massimo risultato mensile dall’ottobre del 2021.

USA, mercato del lavoro. Continuano ad aumentare gli annunci di tagli occupazionali. Nel mese di novembre sono stati annunciati quasi 77 mila tagli, il massimo dal gennaio 2021. Particolarmente pesante la situazione nel settore tecnologico: 52,7 mila posti di lavoro a rischio, il massimo da quando esiste la statistica (2000). Annunci di importanti ridimensionamenti anche nei settori colpiti dall’inflazione (retail) e dai tassi in salita (costruzioni). Di contro il numero di assunzioni scende del 14% rispetto al novembre del 2021. Nel frattempo le nuove richieste di sussidi di disoccupazione rimangono sostanzialmente stabili, con la media a quattro settimane a 228 mila ed i sussidi continuativi a 1,6 milioni (in costante crescita, segnale di una disoccupazione più lunga nel tempo).

USA, ISM manifatturiero di novembre. Il sondaggio ISM relativo alla manifattura statunitense scende anche nel mese di novembre, tornando sotto la soglia dei 50 punti per la prima volta dal maggio del 2020. Il dato, 49, è peggiore delle attese di otto decimi. Il sondaggio registra una frenata sul fronte della produzione, degli ordini ed anche sul fronte dell’occupazione. La nota positiva è un calo della pressione sui prezzi.

Foto di Steve Buissinne

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.