Sfondo scuro Sfondo chiaro

Regolamentazione green e mercato obbligazionario: la sostenibilità incide sullo spread

Sostenibilità ambientale e investimenti, il legame è molto stretto come ci ricorda una ricerca della FED di New York sulla relazione tra regolamentazione green e mercato obbligazionario.

La costante e tumultuosa ascesa degli strumenti finanziari ESG ha confermato la stretta relazione esistente tra il tema della sostenibilità ambientale e gli investimenti. E se la sostenibilità diventa variabile nella valutazione di un strumento finanziario, allora è interessante valutare le dinamiche attraverso le quali questa variabile manifesta i propri effetti.

Di recente Lee Seltzer, Laura T. Starks e Qifei Zhu, della Federal Reserve di New York, hanno pubblicato un’interessante ricerca focalizzata sul rapporto tra i titoli obbligazionari corporate, il loro rendimento, il loro rating e la legislazione “green”. Per una società, infatti, i canali attraverso i quali il cambiamento climatico incide sul business, modificandone costi e ricavi, sono sostanzialmente tre: il cambiamento dell’ambiente nel quale si produce; il cambiamento tecnologico indotto; la regolamentazione sull’inquinamento. Ed è su quest’ultimo che gli investitori si soffermano maggiormente per valutare e dare un prezzo ad uno strumento finanziario di una società. Accade per le azioni ma, come ci dicono dalla FED di New York, accade anche per il mercato obbligazionario.

In particolare lo studio mostra come un cambiamento della regolamentazione “green” abbia un effetto significativo sia sul merito creditizio di una società che, di conseguenza, sui rendimenti dei suoi titoli obbligazionari. Ed ovviamente dove maggiore è la regolamentazione maggiore è l’effetto. Prendendo ad esempio il mercato obbligazionario USA ed analizzando la situazione all’indomani della firma dei trattati di Parigi (2015), Lee Seltzer ed i suoi colleghi hanno osservato un deterioramento del merito creditizio per le società più inquinanti tra 0.48 e 0.63 notch, con un rialzo dello spread di 38 punti base per le emissioni di società ad alta emissione di CO2. Effetti che si fanno più evidenti per le società più inquinanti ed operanti in territori con legislazioni particolarmente stringenti.

La relazione sembra dimostrata anche dal suo inverso. Sempre secondo il paper della NY FED, la presa di posizione dell’amministrazione Trump rispetto agli accordi di Parigi ebbe come effetto quello di generare un parziale rimbalzo dello yield spread, a sottolineare un minor pericolo per la sopravvivenza delle società più inquinanti.

La relazione tra regolamentazione green e mercato obbligazionario ci ricorda, ancora una volta, l’importanza e la necessità di rendere disponibili e facilmente comprensibili agli investitori le informazioni sulla sostenibilità ambientale di una società.

Illustrazione di prawny

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

USA, PIL stecca il primo trimestre 2022 (ma consumi reggono)

Post successivo

Eurozona, PIL primo trimestre 2022 in crescita frazionale

Pubblicità