Sfondo scuro Sfondo chiaro

Eurozona, sono danesi le famiglie più ricche

La banca centrale della Danimarca ha diffuso recentemente uno studio sulla condizione finanziaria delle famiglie dell’Eurozona: tra risparmi previdenziali e liquidità, quelle danesi sono le più ricche.

L’Eurozona continua ad essere un’area economica ad alto tasso di disomogeneità. La conferma arriva dall’ultima analisi realizzata dalla Banca Centrale di Danimarca sulle consistenze, in liquidità e risparmio previdenziale, delle famiglie dell’area Euro.

Partiamo dai dati. Secondo il report, su dati di fine 2020, le famiglie danesi possono contare su un patrimonio finanziario, al netto di debiti, di 1,3 milioni di corone, pari a 208mila dollari. Una cifra che è più del doppio della media dell’Eurozona. Non se la passano male nemmeno Olanda, Svezia, Lussemburgo, Belgio e Francia che chiudono la top five della classifica elaborata dall’istituto di Copenaghen. E la situazione per le famiglie danesi ha continuato a migliorare anche nel primo trimestre del 2021, con un aumento della ricchezza pro-capite di 24 mila corone per un totale di 138 milioni di corone, in gran parte frutto della riduzione dei debiti contratti.

Si, perchè se la Danimarca vanta il record delle famiglie più ricche dell’Eurozona, allo stesso tempo si piazza nelle prime posizioni per volume di debiti finanziari accumulati, anche se in larga parte mutui ampiamente coperti dalle garanzie immobiliari.

Tornando al dato sulla ricchezza emergono due considerazioni significative. La prima riguarda la distribuzione di questa enorme mole di ricchezza. La banca centrale danese ricorda come il dato vari significativamente, oltre che per l’ovvia capacità reddituale delle famiglie, anche e soprattutto per l’età dei nuclei familiari. Il fattore età è strettamente legato alla maturazione dei risparmi previdenziali. E non è certamente un caso se tra i primi paesi di questa classifica compaiono quelli con le legislazioni più avanzate in Europa sul tema della previdenza integrativa.

La seconda considerazione ritorna al discorso della disomogeneità dell’Eurozona. Basta dare uno sguardo all’ultima parte della classifica per notare come il blocco dell’Est arranchi. Ancora più significativo il grafico elaborato dalla banca centrale danese, che mostra come il gruppetto dei paesi nordici stacchi di molte lungjezze il resto del blocco.

Foto di Steen Jepsen

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Cura dei figli e pandemia, madri tre volte più impegnate dei padri

Post successivo

Carbon tax e mercato azionario, un portafoglio green protegge dai tonfi

Pubblicità