Profitti aziendali. Analisti un po’ più ottimisti

Nel terzo trimetre del 2020 gli analisti hanno iniziato a rialzare le stime sui profitti aziendali. Questo almeno quanto si può dedurre dai dati raccolti sulle società dello S&P500.

Nel terzo trimestre del 2020, stando ai dati riportati da FacSet, sta succedendo qualcosa di interessante e, se non altro, in controtendenza rispetto a quanto le serie storiche raccontano. Nello stimare i profitti aziendali, gli analisti storicamente tendono ad abbassare la previsione nei primi due mesi del trimestre e successivamente a rialzarla nell’ultimo mese del periodo. Nel terzo trimestre del 2020, invece, la situazione è diversa. Nei primi due mesi le stime di EPS delle società componenti lo S&P500 sono mediamente aumentate del 2,6%. Andando indietro, racconta sempre FactSet, per trovare un altro aumento nei primi due mesi occorre tornare al 2018 e, più in là, nel 2011.

In quali settori gli analisti sembrano più ottimisti? Nei primi due mesi del terzo trimestre i maggiori rialzi delle stime di EPS si sono avuti nel settore energia, dei consumi discrezionali ed in quello finanziario. Mentre ancora in declino le aspettative di profitto per il settore industriale. Complessivamente, per lo S&P500, sono 6 i settori con stime in crescita e 5 con stime in calo.

Un altro dato interessante che FactSet ci consegna viene dalle trascrizioni delle conferenze di presentazione dei risultati trimestrali. In particolare la società newyorkese fa notare come continui ad aumentare la presenza di temi legati al macro insieme degli ESG.

Nel secondo trimestre, su 60 trascrizioni esaminate, in ben 9 settori su 11 si è registrato un aumento di società che citano il termine ESG. Settore dell’energia, dei consumi discrezionali ed industriale guidano questa particolare classifica. Ma non c’è solo questo. A dimostrazione di una rinnovata attenzione alle tante tensioni sociali che scuotono gli USA – e non solo – la ricerca di FActSet ci dice che nel secondo trimestre 2020 sono state 144 le società che hanno utilizzato termini come uguaglianza, disuguaglianza, razzismo, giustizia. Un numero maggiore rispetto a quelle che hanno affrontato temi legati alla sostenibilità; 142 in più rispetto al primo trimestre dell’anno.

Foto di Lorenzo Cafaro

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