Il potere d’acquisto delle pensioni italiane si è ridotto drasticamente negli ultimi 6 anni. Spiega Venturi, presidente di Confesercenti, che dal 2008 ad oggi il potere d’acquisto medio di un pensionato italiano si è ridotto di 1400 euro. Una situazione in molta parte dovuta alla crescita della pressione fiscale che mette il nostro paese, come consuetudine, al top in Europa.
Su un assegno pensionistico pari a 1,5 volte il minimo il 9,7% se ne va in tasse mentre in altri paesi europei il prelievo sull’equivalente assegno è nullo; e ancora, in Italia il prelievo su un assegno pari a 3 volte il minimo risulta il quadruplo di quello in Francia e, spiegano alla confesercenti, lo “spread fiscale” con la Germania in questa fattispecie è pauroso: 4/6mila euro annui per l’Italia contro i 39 per la Germania, 39!
(fonte notizia: Ansa.it)