Cina, inflazione aumenta oltre attese a luglio. Nel mese di luglio l’inflazione cinese è salita a +0.5% su base annua, due decimi oltre le attese del mercato e massimo da febbraio scorso. Si tratta del sesto rilevamento consecutivo con il segno più, un piccolo segnale che gli stimoli alla domanda interna provano a dare qualche frutto. In particolare i prezzi dei beni alimentari interrompono la loro fase deflattiva (variazione nulla contro il -2.1% del mese precedente). Il tasso core si ferma al +0.4%, valore più basso da febbraio scorso. Su base mensile si registra il primo segno più dall’aprile scorso; un +0.5% che batte di due decimi le attese del mercato. Nel frattempo i prezzi alla produzione registrano il 22° mese consecutivo di deflazione, ma il dato di luglio (-0.8%) è il più alto da un anno e mezzo.
Brasile, inflazione cresce per il terzo mese consecutivo. Ancora un mese al rialzo per l’inflazione brasiliana che a luglio tocca il +4.5%, massimo da marzo scorso e quasi un punto sopra il minimo toccato ad aprile. Per il momento il dato tendenziale rimane all’interno della banda di oscillazione della banca centrale, ma l’interruzione del trend deflazionista desta qualche preoccupazione. Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0.38%, leggermente sopra le attese del mercato.
Canada, occupazione in calo a luglio. Nel mese di luglio l’occupazione in Canada è scesa di 2.8 mila unità, secondo mese consecutivo con il segno meno e in contrasto con le attese del mercato (+22 mila). Il tasso di disoccupazione rimane inviariato al 6.4% (un decimo meglio delle attese). Sul fronte dei salari si registra un’ulteriore frenata della crescita annua della paga oraria che passa da +5.6% al +5.2%.
K Briefing si ferma per qualche settimana. La rubrica sui principali numeri macro della giornata torna a settembre.
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