Il carry trade è una strategia d’investimento ampiamente utilizzata nei mercati finanziari, capace di influenzare significative fluttuazioni nei mercati valutari e azionari. Questa tecnica permette agli investitori di capitalizzare la differenza tra i tassi d’interesse di due valute, prendendo in prestito a costi ridotti e investendo in asset che offrono rendimenti più elevati. Recentemente, gli investitori hanno assistito a notevoli turbolenze nei mercati a causa di cambiamenti nelle politiche monetarie globali, in particolare con il rialzo dei tassi d’interesse in Giappone.
Ma andiamo per ordine. Cos’è esattamente il carry trade? Possiamo definirlo come una strategia di trading utilizzata per trarre vantaggio dalle differenze nei tassi d’interesse tra due valute. Gli investitori prendono in prestito denaro in una valuta con un tasso d’interesse basso e lo investono in una valuta con un tasso più alto. Questo approccio permette di guadagnare dalla differenza nei tassi d’interesse, noto come “differenziale”. Storicamente, valute come lo yen giapponese sono state preferite per i prestiti grazie ai tassi d’interesse estremamente bassi, mentre valute come il dollaro australiano e neozelandese sono state scelte per gli investimenti a causa dei loro tassi più elevati
Il carry trade opera sulla base del prestito in una valuta a basso costo e del reinvestimento in asset o valute che offrono un rendimento più elevato. Ad esempio, un investitore potrebbe prendere in prestito yen a basso tasso d’interesse, convertirli in dollari australiani, e investire in obbligazioni australiane ad alto rendimento. Il guadagno proviene sia dal differenziale di tasso d’interesse sia dall’apprezzamento della valuta in cui è stato effettuato l’investimento. Tuttavia, se la valuta di investimento si deprezza rispetto alla valuta del prestito, i guadagni possono rapidamente trasformarsi in perdite.
Come in ogni strategia di trading esistono benefici ma anche una discreta dose di rischi associata al carry trade. Riassumendoli:
- Benefici: possibilità di guadagni costanti, soprattutto in ambienti di bassa volatilità. La leva finanziaria amplifica i rendimenti potenziali, rendendo questa strategia attraente in mercati stabili.
- Rischi: l’esposizione a variazioni impreviste nei tassi di cambio. In ambienti volatili o in caso di cambiamenti improvvisi delle politiche monetarie, gli investitori possono subire perdite considerevoli. La strategia è spesso influenzata dai cambiamenti nelle politiche delle banche centrali e può portare a rapidi movimenti nei mercati valutari.
Recentemente, i mercati azionari globali sono stati scossi dal rialzo dei tassi d’interesse in Giappone. La Banca del Giappone ha inaspettatamente aumentato i tassi causando un rafforzamento dello yen e un’ondata di vendite sui mercati azionari. Questo ha portato molti investitori a liquidare le loro posizioni di carry trade, temendo un aumento dei costi di finanziamento e un’ulteriore volatilità del mercato. La stretta monetaria ha avuto effetti a catena sui mercati globali, influenzando le strategie di investimento e la valutazione dei rischi.
Il carry trade ha implicazioni significative anche per l’economia globale. Può contribuire a creare bolle speculative nei mercati finanziari, come è accaduto prima della crisi finanziaria del 2008. L’improvviso ritiro degli investimenti in carry trade può portare a volatilità nei mercati valutari, influenzando negativamente le economie emergenti e sviluppate. Inoltre, le variazioni nei tassi d’interesse possono alterare i flussi di capitale a livello globale, con effetti a lungo termine sulle economie nazionali.
Illustrazione di Gerd Altmann