A marzo negli USA l’inflazione sale per il secondo mese consecutivo e lo fa oltre le attese del mercato; pesano costi di abitazione e carburanti. Si allontana l’appuntamento con il primo taglio dei tassi? I mercati dicono di si. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Brasile, inflazione torna sotto il 4%. Nel mese di marzo l’inflazione in Brasile è tornata sotto la soglia del 4% per la prima volta dall’estate scorsa. Il tasso annuo si ferma al 3.93%, sesto rilevamento in calo consecutivo. Su base mensile la variazione è stata dello 0.16%, in netto calo rispetto al mese precedente e sui minimi da luglio 2023.
USA, inflazione sale anche nel mese di marzo. Ancora un mese di rialzo per i prezzi al consumo negli USA. A marzo il tasso di inflazione sale al 3.5% dal 3.2% del mese precedente, un decimo sopra le attese del mercato. Oltre metà dell’aumento è attribuibile alle componenti carburanti e costi di abitazione. Il tasso core rimane invariato al 3.8%, mentre le attese erano per una riduzione di un decimo. Su base mensile si conferma il ritmo visto per febbraio e gennaio con un +0.4% sia per l’indice generale che per quello core (un decimo oltre le attese, tre mesi di fila con la stessa variazione non si vedevano da inizio 2023). Rialzo importante per le assicurazioni auto, con le polizze salite del 22% su base annua. A questo punto i mercati sembrano indicare settembre come momento per l’inizio della riduzione dei tassi da parte della FED.
Canada, banca centrale lascia i tassi invariati. Nessuna novità dalla banca centrale canadese. Come da attese il riferimento rimane fermo al 5% e dal board non arrivano indizi sulle tempistiche di una prima riduzione dei tassi di interesse. La situazione è in miglioramento, si legge nel comunicato, ma le incertezze macroeconomiche e i recenti aumenti dei prezzi delle materie prime inducono ad un atteggiamento prudente. Target del 2% possibile nel 2025, mentre nella prima metà di quest’anno l’inflazione dovrebbe stabilizzarsi sul 3%.
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