USA, mercato del lavoro ancora in salute a febbraio ma…

Nel mese di febbraio il mercato del lavoro negli USA continua ad essere in salute ma ci sono tutti i segnali di una stabilizzazione. Scende la pressione sui salari ed il tasso di disoccupazione sale al massimo da due anni a questa parte. Metà delle assunzioni sono in settori non ciclici. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, produzione industriale in crescita a gennaio. Anche sulla scia dei buoni dati sugli ordinativi di dicembre, la produzione industriale tedesca ha registrato un incremento nel mese di gennaio scorso dell’1% su base mensile. Si tratta del miglior risultato dal febbraio del 2023; più alto di quattro decimi rispetto alle attese del mercato. In crescita l’output per il settore alimentare e della chimica. Numeri negativi, invece, per il settore auto.

Germania, prezzi alla produzione tornano a salire in gennaio. Nel mese di gennaio i prezzi alla produzione tedeschi sono tornati a salire per la prima volta dal settembre dell’anno scorso. Su base mensile la variazione è stata del +0.2%, in linea con le attese del mercato. Su base tendenziale si registra il settimo mese consecutivo di deflazione, con l’indice PPI che registra un -4.4%, miglior rilevazione dal luglio scorso e oltre due punti in meno rispetto alle attese del mercato.

Canada, mercato del lavoro a febbraio. Nel mese di febbraio sono stati oltre 40 mila i nuovi posti di lavoro in Canada, il doppio delle attese e massimo dal settembre dell’anno scorso. Nello stesso tempo sale di un decimo il tasso di disoccupazione e quello di partecipazione rimane fermo per il secondo mese consecutivo. In calo la pressione sui salari. Su base annua la variazione scende al 4.9% dal 5.3%.

USA, mercato del lavoro ancora in salute a febbraio ma… L’economia statunitense ha creato 275mila posti di lavoro nel mese di febbraio, ben al di sopra delle attese del mercato ed in aumento rispetto al mese di gennaio (dato rivisto pesantemente al ribasso, da 325mila a 229mila). La maggior parte delle nuove assunzioni si è avuta nel settore della sanità e dell’educazione privata ed oltre 50 mila nuovi posti di lavoro sono statali. In definitiva circa la metà delle nuove assunzioni è in settori non ciclici. Il tasso di disoccupazione sale al 3.9% dal 3.7% precedente, massimo a due anni. Invariato per il terzo mese di fila il tasso di partecipazione. Sul fronte dei salari notizie positive per la FED. La paga oraria è salita dello 0.1% contro lo 0.3% del mese precedente. Su base annua l’incremento scivola al 4.3%, un decimo meglio delle attese anche se oltre mezzo punto sopra l’inflazione core (quindi salari reali ancora in salita). In definitiva numeri che ci dicono due cose: da un lato il mercato del lavoro rimane in salute e l’economia continua a mostrare elementi da soft landing; dall’altro i segnali di stabilizzazione si fanno evidenti e rallenta la pressione sui salari. La sensazione è che questi numeri avvicinino il primo taglio dei tassi da parte della FED. Maggio o giugno le date più probabili.

Foto di Mike Flynn

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