Germania, ordini all’industria in picchiata ad agosto

Nel mese di agosto gli ordini all’industria in Germania registrano un pesante segno meno, in gran parte dovuto al calo delle commesse nel settore aerospaziale. In Austrialia l’economia ha continuato a crescere anche nel secondo trimestre. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, segno più per il PIL nel secondo trimestre 2023. Nel secondo trimestre del 2023 l’Australia ha registrato una crescita su base congiunturale dello 0.4%, bissando il risultato del primo trimestre e battendo le attese di un decimo. Si tratta del settimo trimestre consecutivo con il segno più. A trainare il dato sono soprattutto le esportazioni nette e gli investimenti, mentre i consumi soffrono l’elevata inflazione ed il rialzo dei tassi di interesse. Il tasso di risparmio delle famiglie tocca i minimi dal 2008. Su base tendenziale la crescita si assesta al +2.1%, meglio delle attese ed un decimo in meno rispetto al trimestre precedente.

Germania, ordini all’industria in picchiata ad agosto. Nel mese di agosto gli ordini all’industria in Germania scivolano pesantemente dopo tre rilevazioni positive consecutive. Il calo è dell’11.7%, quasi il triplo delle attese del mercato e peggior variazione dall’aprile del 2020. A venir meno sono soprattutto le grandi commesse, ed in particolare quelle nel settore dell’aviazione. A poco serve il +2.7% dell’automotive. In calo sia la domanda interna, sia quella estera. Particolarmente pesante il calo di ordini dai partner europei: -24.4%.

Eurozona, settore costruzioni ancora in sofferenza. Nel mese di agosto il PMI costruzioni dell’area Euro rimane in pesante fase di contrazione. L’indice scende di un decimo rispetto al mese precedente e si ferma a 43.4 punti. Il dato è in calo per tutte le grandi economie dell’area, con la Germania che risale leggermente ma rimane la peggiore con 41.5 punti.

Eurozona, vendite al dettaglio in calo a luglio. Tornano a scendere le vendite al dettaglio nell’Eurozona. Nel mese di luglio la variazione mensile è stata del -0.2%, un decimo peggio delle attese e primo segno meno da marzo scorso. A trainare il dato sono soprattutto le vendite di carburante, scese di oltre un punto percentuale sulla scia dei recenti aumenti di prezzo. Su base annua la variazione è stata del -1%, decimo mese consecutivo di calo.

USA, indice ISM servizi di agosto. Il settore servizi statunitense rimane in zona espansione anche nel mese di agosto. Il sondaggio PMI elaborato dall’ISM va oltre le attese e tocca quota 54.5: massimo da sei mesi a questa parte. Un segnale di resilienza del settore che per gli USA è il principale serbatoio di occupazione. Il sondaggio registra anche un aumento della pressione sui prezzi. Elementi che potrebbero rimescolare le carte per la FED, o così almeno sembrano pensarla i mercati finanziari.

Foto di Marcin

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